22-25 LUGLIO 2019
SHENGJIN (ALBANIA)
Giunta alla sua decima edizione, la Scuola affronta quest’anno il tema della religione nei processi migratori, gettando luce sul fenomeno della mobilità forzata generata dai conflitti e dalle persecuzioni su base religiosa, ma anche sul ruolo che la religione e la spiritualità svolgono nella biografia dei migranti e delle loro famiglie, agendo come fattore di resilienza, di sostegno identitario e di cura del legame tra generazioni.
Oscurata dalle rappresentazioni di una società laica e secolarizzata, quando non addirittura ridotta alle sue implicazioni problematiche – dai fenomeni di radicalizzazione ai presunti “scontri di civiltà” –, la religione può rappresentare una straordinaria risorsa a sostegno dei processi di integrazione e di pacifica convivenza, anche attraverso iniziative di dialogo interreligioso.
Custode dei valori più autentici e di principi universali, la religione può infine irrorare i luoghi di vita e di lavoro e i percorsi di educazione alla cittadinanza, contrapponendo allo scenario di una società individualistica e moralmente neutra quello di una comunità impegnata a proteggere la dignità di ogni persona e a costruire il bene comune.
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