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Progetto “Singa Professional Mentoring”

Questa iniziativa – realizzata dall’ente promotore – è stata selezionata per la Mappatura delle buone pratiche per l’inclusione lavorativa di migranti e rifugiati curata dal Settore Economia e Lavoro di Fondazione ISMU ETS.

L’ente promotore

SINGA ITALIA

“Singa” significa “connettere” in lingua lingala. È una realtà che nasce in Francia nel 2012 ed esiste in 7 paesi europei.

Gli enti partner

Le attività progettuali non si avvalgono di una partnership formalizzata, ma beneficiano delle numerose connessioni informali che collegano Singa alle realtà del terzo settore operanti a Milano.

Quando

Il progetto ha avuto inizio a Marzo 2018 e mira a svilupparsi nel tempo.

Dove

Milano

Gli ambiti di intervento

  • Formazione e sviluppo professionale

Il target

Migranti di recente arrivo in Italia, con una certa padronanza della lingua italiana e in possesso di competenze professionali e/o di soft skill spendibili nel mercato del lavoro.

L’obiettivo

In generale, lo scopo di Singa Italia è favorire l’integrazione sociale attraverso la creazione di connessioni e spazi di incontro tra migranti e società ricevente. In particolare, Singa Professional Mentoring intende promuovere un’inclusione lavorativa capace di valorizzare il capitale umano posseduto dai migranti, attraverso la loro messa in relazione con professionisti già da tempo impiegati nel settore in cui essi aspirano ad inserirsi. Da un lato ciò favorisce il coinvolgimento dei neo-arrivati in reti sociali e professionali, molto utili all’inclusione lavorativa e alla mobilità professionale, soprattutto in un mercato del lavoro caratterizzato da uno scarso grado di universalismo. Allo stesso tempo, viene attivata una relazione di mentorship capace di promuovere orientamento e formazione nella ricerca attiva del lavoro, attraverso una modalità informale e peer to peer.

Le attività

Ogni ciclo progettuale si apre con una fase di selezione, che riguarda tanto i mentor (professionisti già impiegati da almeno tre anni in loco e in un determinato settore professionale), quanto i mentee (migranti neo-arrivati in cerca di un impiego o di una crescita professionale). I potenziali mentor e mentee interessati, venuti a conoscenza del progetto attraverso promozione su Linkedin e campagne targettizzate su Facebook, oltre che tramite processi di passaparola attivati a partire dai network di Singa, possono candidarsi compilando un questionario online, che rappresenta la base per una prima fase di selezione.  Segue, per i candidati che abbiano superato questo screening iniziale, un colloquio face-to-face. Grazie alla conoscenza dei profili e delle aspettative dei candidati, Singa è in grado di procedere al matching tra mentor e mentee.

Le coppie formate vengono guidate da Singa in un percorso di mentorship di durata quadrimestrale.

In preparazione al primo incontro, i partecipanti vengono coinvolti, singolarmente, in un momento di formazione interculturale, finalizzato a porre le basi per una positiva ed efficace relazione tra mentor e mentee.

Allo stesso scopo, l’incontro di apertura del percorso viene guidato da un facilitatore di Singa, che agevola il primo contatto tramite attività di icebreaking, favorisce la presentazione dei profili di mentor e mentee, guida i partecipanti nella definizione degli obiettivi del percorso e offre suggerimenti pratici rispetto alla logistica dei successivi incontri. Ai partecipanti viene inoltre fornito un booklet, che sarà riconsegnato a Singa a fine percorso. Su questo fascicolo potranno essere annotate una serie di informazioni e osservazioni circa la relazione di mentorship.

In seguito il percorso verrà gestito in autonomia dalla coppia mentor-mentee, che, in caso di particolari esigenze o criticità, potrà comunque contare sul supporto di Singa.

Infine il percorso prevede due momenti di valutazione. Il primo, in itinere, ha luogo dopo due mesi dalla formazione delle coppie e consiste nella somministrazione di questionari e interviste telefoniche a mentor e mentee. La valutazione finale è invece svolta tramite un incontro di gruppo a cui partecipano tutte le coppie coinvolte nel ciclo progettuale. Si tratta di attività che forniscono a Singa feedback preziosi per un costante miglioramento della qualità ed efficacia delle attività svolte.

Le fonti di finanziamento

Attività di fundraising rivolte soprattutto a fondazioni private.

I risultati ottenuti in termini quantitativi

Nel primo ciclo progettuale, iniziato a Marzo 2018, sono state create 15 coppie di mentor mentee. Il secondo ciclo, iniziato a Ottobre 2018, ha visto nascere 13 coppie. Le candidature finora ricevute e non selezionate sono complessivamente 47 provenienti da migranti e 60 provenienti da aspiranti mentor.

Il 70% dei mentee coinvolti nel primo ciclo ha svolto, dopo la conclusione dell’attività, un tirocinio in azienda ed è ad oggi impiegato in un settore professionale coerente con le competenze possedute.

I risultati ottenuti in termini qualitativi

Il progetto ha consentito la creazione di relazioni tra persone che, altrimenti, avrebbero avuto scarse probabilità di conoscersi. Si tratta di relazioni paritarie che hanno portato ad uno scambio reciproco. Da un lato i mentee hanno avuto l’opportunità di sviluppare strumenti e reti informali per la ricerca di un impiego nel settore professionale di loro interesse. Dall’altro i mentor hanno sviluppato competenze nel campo della comunicazione interculturale, dell’orientamento professionale e dello skill transfer.

Da diversi feedback ricevuti da Singa dopo la conclusione del primo ciclo progettuale, risulta che molte coppie mentor-mentee siano rimaste in contatto anche dopo la conclusione del percorso. Inoltre diversi soggetti coinvolti si sono fatti ambasciatori del progetto nelle proprie comunità professionali e di connazionali.

I punti di forza

Questo progetto pone al centro la relazione personale tra nuovi arrivati e locali. Si tratta di un elemento di grande efficacia per l’integrazione dei migranti, che spesso, tuttavia, non viene sufficientemente valorizzato all’interno del sistema d’accoglienza. Per di più i rapporti costruiti attraverso il programma sono caratterizzati dalla simmetria, condizione che raramente contraddistingue le relazioni tra migranti e operatori del sistema d’accoglienza.

Singa Professional Mentoring pone le basi per l’avviod i una dinamica circolare. Infatti idealmente, negli anni, i mentee coinvolti nell’esperienza possono a loro volta diventare mentor di migranti neo-arrivati.

La strategia su cui si fonda il progetto richiede una quantità limitata di risorse finanziarie. Il volontariato e la motivazione dei soggetti coinvolti, oltre alla coerenza del matching tra mentor e mentee, sono alla base della sua efficacia. Ciò  implica l’alto grado di replicabilità del progetto.

Le criticità

Ancora non esistono partenariati che leghino Singa Professional Mentoring ad importanti gruppi aziendali. Questi sarebbero cruciali per promuovere la visibilità e l’efficacia del progetto.

Le prospettive future

Data la sua efficacia, Singa sta ipotizzando di adottare la strategia del matching tra nuovi arrivati e locali anche in risposta ad esigenze diverse dallo sviluppo professionale, come ad esempio la conoscenza del territorio.

Si intende inoltre estendere l’attività di professional mentoring ad altri territori italiani e, al contempo, promuovere la nascita di partnership con importanti gruppi aziendali.

Un passaggio essenziale in tal senso consiste nella definizione del business model del progetto, articolato a livello nazionale, nell’ottica di un inserimento del professional mentoring all’interno del portfolio di attività delle potenziali aziende partner. In questo modo, non solo si aprirebbe un importante canale di sbocco professionale per i mentee formati attraverso il programma, ma si offrirebbe ai dipendenti delle aziende, coinvolti nel ruolo di mentor, un’opportunità di informal learning nel campo dello skill transfer. La capacità di trasmettere le proprie competenze è infatti di grande interesse per le aziende, poiché essenziale nel rendere fluidi i meccanismi di ricambio generazionale e di turn over delle risorse umane.