I risultati ottenuti in termini quantitativi
I beneficiari coinvolti originariamente erano 15, di cui 13 uomini e 2 donne. Tuttavia, solo 6 destinatari (5 di sesso maschile e 1 di sesso femminile) hanno portato a conclusione la totalità delle attività previste.
I risultati ottenuti in termini qualitativi
I partecipanti sono stati coinvolti e sostenuti in un percorso non solo strettamente formativo e tecnico, ma anche di integrazione su vari fronti, soprattutto grazie al lavoro di rete con altri servizi territoriali. È stato infatti possibile, ad esempio, supportare i destinatari nelle procedure relative al rinnovo del permesso di soggiorno o ai contratti di affitto. Gli enti partner hanno costituito un punto di riferimento per i beneficiari, che ha permesso di rafforzare anche la partecipazione di questi ultimi al progetto.
In secondo luogo, il progetto ha avuto un impatto positivo sul territorio nel quale si è inserito. Esso ha consentito, innanzitutto, di creare sinergie tra le aziende agricole del settore privato che hanno ospitato i tirocinanti. Il buon collegamento con il settore agricolo e il fatto che alcuni dei formatori che hanno erogato le lezioni frontali provenissero da quella realtà hanno permesso di veicolare ai beneficiari una maggiore concretezza circa la prospettiva di lungo termine del progetto. Inoltre, la ricettività e la disponibilità del settore privato hanno reso possibile una maggiore consapevolezza di quest’ultimo in merito alle esigenze e alle dinamiche legate all’inclusione di persone migranti nel mercato del lavoro.
I punti di forza
Il principale punto di forza del progetto V.I.T.E. è stato rappresentato dalla professionalità di tutti gli attori che vi hanno preso parte per l’implementazione delle diverse attività, tanto le risorse dell’Associazione capofila coinvolte nella supervisione, quanto gli agricoltori del privato che hanno condotto alcune delle sessioni di formazione e hanno attivato i tirocini. Parte della loro expertise è stata rispecchiata anche dalla flessibilità e dalla sensibilità dimostrate nel farsi carico delle situazioni di difficoltà talvolta affrontate dai beneficiari, creando una rete di realtà agricole aperta al confronto e al mutuo-aiuto.
Un ulteriore aspetto particolarmente positivo ha riguardato la disponibilità degli agricoltori nell’integrare i beneficiari non solo da un punto di vista formativo all’interno della propria azienda, seguendoli con pazienza e precisione, bensì anche nella propria dimensione domestica e familiare. Frequenti sono stati, infatti, i momenti di convivialità tra agricoltori e beneficiari del progetto, non da ultimo quello della condivisione dei pasti.
Le criticità
Una prima difficoltà cui ha fatto fronte il progetto è stata rappresentata dalla diffusione della pandemia da Covid-19, precisamente nei mesi in cui si era previsto l’avvio delle attività programmate. La necessità di operare una nuova calendarizzazione delle attività ha anche determinato una notevole riduzione nel numero dei partecipanti originariamente individuati come potenziali destinatari. Infatti, contestualmente all’allentamento delle restrizioni imposte e alla riapertura delle attività commerciali, molti dei soggetti interessati a prendere parte al progetto V.I.T.E. hanno virato verso altre e più immediate opportunità lavorative.
Una seconda criticità ha riguardato il profilo dei destinatari coinvolti. Si trattava, infatti, di soggetti non provenienti da strutture di accoglienza ordinarie, ma dotati di una propria (spesso fragile) autonomia abitativa ed economica. Per questo motivo, le scelte di molti di essi sono state in primo luogo influenzate dalla necessità di assicurarsi un reddito costante, piuttosto che dall’obiettivo di impegnarsi in un percorso formativo qualificato. Da qui il motivo per cui molti hanno abbandonato il progetto prima della sua conclusione, in particolare a fronte di opportunità di guadagno ritenute più agevoli. Inizialmente in 15, i partecipanti si sono ridotti a 8 prima del mese di luglio 2021, ovvero il periodo della vendemmia durante il quale era prevista l’attività di tirocinio. Al termine di quest’ultimo, nel successivo mese di novembre, i beneficiari rimasti erano 6. Questi ultimi hanno completato l’intero percorso e hanno avuto l’opportunità di essere assunti presso le aziende che li avevano formati.
Le prospettive future
L’Associazione “La Strada – Der Weg” ha recentemente progettato una seconda edizione di V.I.T.E., con conseguente nuova richiesta di un finanziamento al Fondo Sociale Europeo. La seconda edizione del progetto dovrebbe coinvolgere una rete più ampia di agricoltori ed estendersi in un arco di tempo inferiore, per massimizzare il collegamento tra formazione teorica e formazione pratica, snellendo inoltre le lezioni frontali in favore di attività più interattive.
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Leila Grasselli office@grawu.wine
Francesco Campana Francesco.campana@lastrada-derweg.org
Aggiornato a dicembre 2022