In vista delle elezioni del Parlamento europeo (che si svolgeranno dal 6 al 9 giugno 2024, nel giorno/i definiti da ciascuno Stato membro in base alle norme nazionali) e, quindi, con l’approssimarsi della fine della legislatura (l’ultima seduta plenaria dell’attuale Parlamento europeo si terrà ad aprile) e della scadenza dell’attuale Commissione europea, le istituzioni stanno lavorando per portare a compimento la riforma del sistema europeo di asilo attesa da molti anni.
Il quadro risulta molto complesso, intreccia una molteplicità di interessi e visioni contrapposte, e nei prossimi mesi occorrerà molta determinazione e comunanza d’azione per portare a compimento il processo. Tenendo conto anche del fatto che le soluzioni prospettate hanno già suscitato perplessità in merito alla loro effettività e al rispetto delle garanzie sul diritto di asilo, paventandosi il rischio di un sistema ancora più frammentato e disorganico rispetto a quello attuale.
ISMU vi propone una ricostruzione a cura di Alessia Di Pascale – Collaborazione scientifica settore Europa, Africa e Paesi terzi e Settore Legislazione Fondazione ISMU ETS; Professore associato di diritto dell’Unione europea, Università degli Studi di Milano – della situazione con i riferimenti alle norme dei trattati e in generale al pubblico per comprendere che l’accordo non è a tutt’oggi ancora stato raggiunto e le soluzioni proposte non appaiono purtroppo una panacea, anzi rischiano di generare nella pratica difficoltà ancora maggiori di quelle attuali.