GoogleBooks è sicuramente il più ambizioso progetto di digitalizzazione dell’intero patrimonio librario mondiale. Un’opera ciclopica che solo in parte può forse ricordare le fantasie narrative di Jorge Louis Borges (1899-1986), del quale sarebbe stato interessante avere un commento a riguardo anche se forse il riferimento più puntuale è quello della ponderosa Bibliotheca Universalis di Conrad Gessner (1516-1565): Google nel 2010 ha calcolato che i libri nel mondo fossero 130 milioni, e dichiarato di poter riuscire a digitalizzarli tutti entro il 2020.
Sicuramente questa previsione di lavoro è risultata rallentata dalle più recenti battaglie legali, ma si tratta in ogni caso ad oggi di una disponibilità on-line di decine di milioni di libri che coprono buona parte di quanto conservato a livello librario dal Cinquecento almeno fino al 2008. Il dato pubblico più recente è di oltre 25 milioni di testi ad ottobre 2015. Comunque, un ottimo e ben numeroso campione. E, per quel che ci riguarda, la funzione Google Ngram Viewer permette anche un’analisi comparata a livello temporale sull’uso che c’è e che c’è stato dei termini che riguardano i fenomeni migratori.