L’approccio europeo all’immigrazione è tradizionalmente caratterizzato da una sorta di “schizofrenia”, generata dal tentativo di tenere insieme due filosofie contraddittorie: la filosofia “economicistica”, alla base dei regimi di ingresso (e soggiorno) e la filosofia della solidarietà e delle pari opportunità. Per superare questo paradosso sono necessari tre grandi cambiamenti, che costituiscono altrettanti obiettivi del progetto DIVERSE – Diversity Improvement as a Viable Enrichment Resource for Society and Economy – condotto in 10 paesi europei e i cui risultati sono presentati nel volume
- passare da una percezione dei migranti come risorse strumentali e contingenti all’idea che il loro capitale umano sia una risorsa strutturale per lo sviluppo economico e sociale delle società europee
- promuovere la consapevolezza, da parte delle aziende e delle altre organizzazioni, dell’importanza e delle potenzialità delle strategie di Diversity Management
- accrescere la partecipazione sociale e l’impegno civico e volontario dei cittadini di paesi terzi in vista della costruzione di una società europea inclusiva e al fine di cambiare la percezione comune degli immigrati come persone che necessitano di essere aiutate e assistite.
In definitiva, è solo attraverso il coinvolgimento attivo di molteplici stakeholder e l’implementazione di diversi tipi di azioni che sarà possibile realizzare l’ambizione di un nuovo approccio europeo all’immigrazione, superare il paradosso storico della vicenda europea e mettere a valore il “Diversity Value”.