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Progetto “YEAD – Young European (Cultural) Audience Development”

YEAD – Young European (Cultural) Audience Development è un progetto europeo quadriennale di cui Fondazione ISMU è partner per l’Italia.

Il suo obiettivo è quello di  “aprire” le istituzioni culturali a un pubblico tradizionalmente sottorappresentato, quello dei giovani, coinvolgendoli in processi di partecipazione attiva e protagonismo culturale attraverso la promozione di partnership innovative tra operatori culturali e creativi.

L’originalità di YEAD affonda le sue radici nell’esperienza pluriennale del programma “Patrimonio e Intercultura”,  nato nel 2005 da un’importante intuizione di Fondazione ISMU: quella di aprire un nuovo filone di ricerca e intervento dedicato al patrimonio culturale, accanto a quelli già consolidati e più tradizionali come l’economia e il lavoro, la salute, il welfare, l’educazione.

YEAD si innesta in questa esperienza, coniugandola a un altro importante fronte di impegno della Fondazione: la promozione della cittadinanza attiva dei giovani nell’Europa plurale e multiculturale nell’ambito della rete “YEFF! – Young European Film Forum for Cultural Diversity”. Sostenendo le potenzialità creative ed espressive dei ragazzi (in particolare quelli con minori opportunità) attraverso la realizzazione di video sul tema della diversità culturale, la Fondazione ha acquisito una specifica expertise nel facilitare lo scambio di esperienze e di prospettive e nel valorizzare il contributo di appartenenze linguistiche e culturali diverse grazie allo strumento del film-making, ponendo le basi del lavoro svolto nell’ambito di YEAD.


Il progetto nel dettaglio

 

TITOLO

YEAD – Young European (Cultural) Audience Development

 

PARTNER

Fondazione Ismu (Italia)
CVB – Centre Vidéo de Bruxelles (Belgio)
RAA – Regionale Arbeitsstelle für Bildung, Integration und Demokrati (Germania)
Stichting En Actie (Olanda)
AO NORTE – Associação de Produção e Animação Audiovisual (Portogallo)
AlterNatives (Francia)

 

OBIETTIVI

L’obiettivo complessivo di YEAD è quello di “aprire” le istituzioni culturali a un pubblico tradizionalmente sottorappresentato (audience development) attraverso:

  • il coinvolgimento dei giovani come attori e creatori culturali a tutti gli effetti, con una particolare attenzione a creare occasioni di incontro e confronto tra ragazzi con diversi background linguistico-culturali
  • lo sviluppo di partnership innovative tra operatori culturali e creativi (film-maker).

Nelle diverse annualità, questo grande obiettivo è stato declinato in obiettivi più specifici, quali ad esempio:

  • sviluppare una nuova consapevolezza del museo come risorsa per la riflessione, il riconoscimento, l’auto-rappresentazione, l’interazione e la crescita personale (YEAD – Year 1,  “Accesso per tutti alla cultura”)
  • far riflettere i ragazzi sulle identità “in movimento” di cui essi stessi sono portatori (YEAD – Year 2: “Influenze culturali”)
  • sollecitare nei ragazzi curiosità e interesse nei confronti del patrimonio letterario e della frequentazione della biblioteca, vissuta in maniera attiva e creativa (YEAD – Year 3: “Pubblici migranti: In/Esclusione”)
  • accompagnare i giovani partecipanti in un’esperienza immersiva di dialogo con opere esposte in uno spazio dedicato all’arte contemporanea attraverso il linguaggio della narrazione (YEAD – Year 4: “Democratizzazione della cultura e Democrazia culturale”)

 

AZIONI PRINCIPALI

YEAD si articola in quattro azioni portanti, ognuna delle quali dedicata a un tema specifico e affidata a una coppia di partner di progetto:

  • 2015-2016: “Accesso per tutti alla cultura” (a cura di Fondazione Ismu e AlterNatives)
  • 2016-2017: “Identità culturali” (a cura di AO NORTE e Stichting En Actie)
  • 2017-2018: “Pubblici migranti: In/Esclusione” (a cura di RAA e CVB)
  • 2018-2019: “Democratizzazione della cultura e Democrazia culturale” (a cura di CVB).

In Italia, le 4 annualità (2015-2019) si sono svolte come segue:

1) La prima, dedicata al tema “Accesso Universale alla Cultura”, si è concentrata sul patrimonio culturale custodito nei musei, esplorando modalità di mediazione e risignificazione delle collezioni in grado di coinvolgere attivamente giovani portatori di diverse sensibilità culturali, grazie alla formazione intensiva di operatori museali e film-maker e alla realizzazione di tre progetti pilota in altrettanti musei lombardi: il MUDEC – Museo delle Culture (Milano), il MUST – Museo del Territorio Vimercatese (Vimercate) e il Museo “Adriano Bernareggi” (Bergamo).

2) La seconda annualità, dedicata al tema “Influenze culturali”, si è proposta di sviluppare nei ragazzi nuovi sguardi sull’intreccio fra culture diverse che emerge negli spazi museali (il MUDEC) come in quelli urbani (il quartiere di Porta Venezia, caratterizzato dalla significativa presenza di una comunità di origine eritrea, insediatasi dagli anni settanta del secolo scorso), portandoli a riflettere sulle identità “in movimento” di cui essi stessi sono portatori.

3) La terza annualità, dedicata al tema “Pubblici migranti: In/Esclusione” e realizzata in collaborazione con la Biblioteca Affori – Villa Litta di Milano, ha voluto far conoscere e “vivere” la biblioteca in maniera attiva e creativa, anche grazie a un workshop di poesia nel quale si è attinto a opere del patrimonio letterario dei giovani partecipanti (studenti italiani e minori non accompagnati provenienti da Albania, Bangladesh, Costa d’Avorio, Egitto, Gambia, Kosovo, Mali e Senegal).

4) La quarta annualità, dedicata al tema “Democratizzazione della cultura e Democrazia culturale” e realizzata in collaborazione con Pirelli HangarBicocca, ha portato i ragazzi (studenti di liceo italiani e giovani provenienti da Cina, Costa d’Avorio e Gambia) ad intrecciare i loro vissuti con le opere di Anselm Kiefer esposte nell’installazione permanente “I Sette Palazzi Celesti 2004-2015” attraverso il linguaggio della narrazione.

 

DURATA

2015-2019