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Questa iniziativa – realizzata dall’ente promotore – è stata selezionata per la Mappatura delle buone pratiche per l’inclusione lavorativa di migranti e rifugiati curata dal Settore Economia e Lavoro di Fondazione ISMU ETS.

Empowerment femminile in una prospettiva interculturale e di genere

Ente promotore

Associazione Apeiron ODV

Quando

2019-2021

Dove

Il progetto Pari Merito è un’esperienza pilota implementata dall’Associazione Apeiron ODV allo scopo di sostenere percorsi di autonomia e orientamento lavorativo a favore di donne migranti nella vita economica dei territori di Cesena. L’Associazione Apeiron realizza dal 1996 azioni di contrasto alla violenza di genere e alla disparità in Nepal, e dal 2020 anche in Italia per migliorare le condizioni di vita delle donne.

Enti partner

Gli enti partner sono stati l’Associazione CIAC Onlus, che si occupa dal 2001 di accoglienza e di tutela di uomini e donne rifugiati nel territorio parmense; Asp Cesena Valle Savio, azienda pubblica che organizza ed eroga servizi alla persona in ambito multisettoriale con target migranti, anziani, minori e famiglie, e soggettivi vulnerabili; e infine, Assiprov, il Centro di Servizio per il Volontariato di Rimini e Forlì-Cesena.

Gli ambiti di intervento

 

  • Formazione e sviluppo professionale
  • Tirocini e accompagnamento al lavoro
  • Rafforzamento delle competenze, alfabetizzazione ed educazione civica come strumenti per l’inserimento lavorativo
  • Orientamento alla ricerca attiva del lavoro

Il target

Il target del progetto sono le donne migranti residenti nei territori di Cesena, Borello, Mercato Saraceno e Forlì.

Gli obiettivi

  • promuovere l’empowerment femminile e la qualificazione lavorativa delle donne, rafforzandone e valorizzandone il ruolo nella società e nell’economia
  • sostenere nuove pratiche di integrazione ed accoglienza puntando sia a ridurre il gender gap sia a prestare più attenzione alle esigenze delle donne in un’ottica di conciliazione della vita familiare e quella lavorativa.

Le attività

Il progetto Pari Merito si è strutturato in diverse attività: in primis, i focus group con gli operatori del settore a cura di CIAC Onlus, Apeiron e ASP per rilevare le criticità del territorio: da un lato, un’utenza di donne migranti con bisogni specifici legati al lavoro, dall’altro, un rischio evidente di sfruttamento nei settori trainanti dell’economia locale, come turismo ed agricoltura. La fase successiva ha previsto la selezione ed il coinvolgimento di 25 donne migranti residenti sui territori di Cesena, Borello, Mercato Saraceno e Forlì. La selezione si è svolta online e si è sviluppata in due fasi: momenti informativi a piccoli gruppi e colloqui motivazionali online con l’obiettivo di raccogliere informazioni sulla situazione lavorativa delle donne migranti e le loro aspettative relative ai corsi formativi. Successivamente, è stata avviata l’attività di formazione, svolta sempre in modalità telematica, a cura di CIAC Onlus, per rafforzare le life skills delle partecipanti. L’approccio adottato da CIAC Onlus mette al centro la capacità di relazione tra i migranti e i servizi, le persone ed il territorio nel quale essi vivono, strumento essenziale per la ricerca del lavoro. I laboratori di orientamento e formazione hanno coperto un totale di 24 ore e si sono concentrati su diverse tematiche, divise in due moduli chiave. Da un lato, quello cognitivo/razionale o tecnico giuridico, che ha approfondito il tema dei diritti e doveri in materia di diritto del lavoro, la legalità per rafforzare la consapevolezza delle beneficiarie in un’ottica di esercizio dei propri diritti e doveri. Dall’altro, il modulo emotivo/relazionale o soft skills, in cui sono stati sperimentati in maniera creativa la simulazione di colloqui di lavoro (adattati in base al settore) e la dinamica di gruppo. Quest’ultima si è rivelata efficace insieme alla formulazione delle domande chiave sulle aspettative delle donne per l’elaborazione di piani formativi successivi individualizzati. In aggiunta, sono stati attivati dei tavoli tematici di coordinamento nel territorio di Cesena, in collaborazione con Assiprov – Centro Servizi per il Volontariato sui temi delle pari opportunità e dei meccanismi di conciliazione vita-lavoro, il contrasto alla violenza di genere e le buone pratiche a livello territoriale. Inoltre, è stata realizzata una ricerca in chiave interculturale sull’esperienza associativa Apeiron, organizzazione di donne a favore delle donne sviluppata in Nepal, allo scopo di fare il punto su buone pratiche, metodi e competenze da sedimentare in Regione in una chiave di attualità.

 

Le fonti di finanziamento

Il progetto è stato finanziato con il contributo dell’Assessorato Pari Opportunità della Regione Emilia.

I risultati ottenuti in termini quantitativi

Grazie alla rete di servizi di accoglienza e ai soggetti coinvolti in città, 25 donne di diverse nazionalità, istruzione ed età sono state selezionate e coinvolte nel progetto Pari Merito. Al termine del progetto, 19 su 25 donne hanno ricevuto l’attestato finale, avendo completato i corsi di formazione.

 

I risultati ottenuti in termini qualitativi

A livello qualitativo, l’offerta dei laboratori di orientamento ha rappresentato un’opportunità formativa e socio-educativa significativa per le donne migranti coinvolte in grado di rafforzare strumenti di conoscenza, autostima e cittadinanza, che sono aspetti propedeutici per la ricerca del lavoro. Gli aspetti positivi qualitativi del progetto sono stati anche messi in luce a più riprese dalle stesse donne beneficiarie in occasione delle interviste post-progetto.

 

I punti di forza

Uno dei punti di forza del progetto è stata la sua capacità di cogliere l’importanza delle soft skills nell’orientamento e formazione professionale degli adulti e di farne un elemento chiave delle attività di progetto. Un secondo punto di forza è la metodologia adottata durante tutte le attività proposte ai gruppi di donne migranti, una metodologia di tipo partecipativo che ha dato spazio all’espressione corporea e artistica con l’obiettivo di rafforzare autostima e fiducia in sé delle beneficiarie, per poi dare slancio ai progetti di vita personali e professionali. Un secondo punto di forza sono i laboratori di orientamento stessi che, da una parte, hanno incoraggiato le beneficiarie non istruite e meno esperte ad avviarsi nel lungo percorso di integrazione socio-economica, e dall’altra, ha risollevato le ambizioni delle beneficiarie qualificate, messe da parte a causa del non riconoscimento dei loro titoli nelle società riceventi, portandole ad iscriversi autonomamente al portale “Lavoroperte”.

 

Le criticità

L’unica criticità riscontrata è stata la necessità di dover rivedere il progetto tempestivamente rispetto al suo format iniziale per via dell’esplosione della pandemia. Infatti, la crisi pandemica ha costretto l’Associazione Apeiron a ripensare alle attività ed erogare i percorsi formativi online invece che dal vivo. Nonostante le difficoltà iniziali dovute al cambiamento improvviso del format, ciò si è rivelata una preziosa opportunità di apprendimento digitale non solo per le donne beneficiarie ma per tutti i soggetti coinvolti.

 

Le prospettive future

Per quanto riguarda le prospettive future, uno dei principali obiettivi è quello di mantenere le attività di formazione sperimentate in Pari Merito, trasferendo il potenziale dimostrato nel progetto Pari Merito da parte dell’Associazione Apeiron e degli altri enti partner in altre realtà italiane, regionali e non, che operano già in un’ottica di empowerment e parità femminile. Inoltre, in più di un’occasione, tutti i soggetti coinvolti hanno ribadito la necessità di perseverare a tutti i livelli nel miglioramento del potenziale di inclusione delle donne migranti, e non solo, nel mondo del lavoro. Dall’altra parte, è stata messa in evidenza l’esigenza di continuare a ripensare i percorsi di orientamento lavorativo superando sia le barriere di genere che la standardizzazione delle opportunità di impiego (solitamente nel settore di cura e in quello gastronomico).

 

Aggiornato a gennaio 2022