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Questa iniziativa – realizzata dall’ente promotore – è stata selezionata per la Mappatura delle buone pratiche per l’inclusione lavorativa di migranti e rifugiati curata dal Settore Economia e Lavoro di Fondazione ISMU ETS.

Ente promotore

Ambito Territoriale Sociale di Campobasso (CB)

Enti partner

Cooperativa Ares (CB); Regione Molise

Quando

Il progetto ha avuto inizio nel 2018 e si è concluso nel 2019

Dove

Le attività del progetto si sono svolte prevalentemente nella provincia di Campobasso. Tuttavia, per motivi operativi – la volontà di massimizzarne l’impatto, intercettando il maggior numero di beneficiari – il preliminare censimento delle strutture di accoglienza per minori stranieri non accompagnati (MSNA) ha coinvolto non solo il territorio della regione Molise, bensì anche le zone limitrofe di Campania e Abruzzo.

Gli ambiti di intervento

  • Orientamento alla ricerca attiva del lavoro
  • Bilancio e riconoscimento delle competenze
  • Matching domanda/offerta di lavoro
  • Tirocini e accompagnamento al lavoro
  • Formazione e sviluppo professionale

Il target

Minori stranieri non accompagnati, residenti principalmente nelle strutture di accoglienza in Molise (Stesso cielo – Campobasso; Casa Giselda – Casacalenda; Casa Kiriku – Ripabottoni; Cerro al Volturno; Alto Molise – Agnone; Le Terme – Isernia). Si è trattato di soli beneficiari di sesso maschile, provenienti da Egitto, Somalia, Gambia, Senegal, Pakistan, Albania, Bangladesh, Guinea, Eritrea.

Gli obiettivi

Avvicinare gli MSNA residenti in Molise al mercato del lavoro e favorirne l’inserimento occupazionale, attraverso un percorso strutturato di informazione, profilazione e formazione, che consentisse di conciliare le esigenze del tessuto produttivo locale con le competenze e le vocazioni dei singoli beneficiari.

Le attività

Il progetto ha previsto da un lato attività di networking con le strutture ospitanti MSNA e con le imprese del territorio, dall’altro programmi di orientamento, percorsi motivazionali, laboratori formativi e “work experiences” a beneficio dei MSNA stessi.

Dapprima sono state mappate le strutture operanti sul territorio della Regione Molise dedicate all’accoglienza di MSNA (strutture della Rete SAI, CAS, comunità-alloggio, case-famiglia), al fine di instaurare sinergie positive, che consentissero un accurato censimento dei MSNA residenti nella regione e l’approfondimento dei bisogni di questi ultimi. A tale proposito, dopo la pubblicazione dell’Avviso e in fase di stesura della proposta progettuale, i redattori hanno riscontrato una forte discrepanza tra gli indicatori sui MSNA forniti dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali – e quindi la situazione di partenza prefigurata, su cui la proposta progettuale si sarebbe dovuta innestare – e i dati aggiornati forniti dalla Regione Molise. A fronte di oltre 100 MSNA censiti dal Ministero, ne erano effettivamente presenti sul territorio meno di 60. Estendendo l’ambito territoriale ai comuni limitrofi di Campania e Abruzzo, una faticosa ricognizione di tutte le strutture all’interno delle quali erano ospitati MSNA ha infine consentito di individuare 102 potenziali beneficiari, fra cui ne sono stati selezionati 67 per l’implementazione delle attività progettuali.

Alla presenza di mediatori linguistico-culturali e operatori della struttura, i 67 MSNA sono stati innanzitutto coinvolti in momenti di informazione in gruppi circa le attività del progetto, a seguito dei quali la quasi totalità dei MSNA (65 di essi) ha deciso di prendervi parte.

Con psicologi ed educatori, sono stati in seguito condotti colloqui conoscitivo-motivazionali volti a indagare le inclinazioni dei beneficiari, la sfera psico-relazionale, il background formativo e le aspirazioni per il futuro. Scopo di tali incontri era aiutare i MSNA a prendere consapevolezza di sé e del contesto sociale circostante, per aiutarli a scoprire la propria vocazione professionale. Al termine del percorso di orientamento, ogni beneficiario ha redatto con un esperto il proprio piano formativo personalizzato, sulla scorta del quale, e anche grazie alle informazioni emerse durante i focus individuali, è stato in seguito strutturato il percorso formativo e lavorativo che ha visto i MSNA protagonisti.

In seguito, hanno preso avvio differenti laboratori formativi, di 60 ore ciascuno. Questi ultimi, tenendo in considerazione le aspirazioni dei beneficiari, sono stati così suddivisi:

  • 1 laboratorio di alfabetizzazione informatica in 5 sedi diverse. In primis, infatti, in quanto desiderio comune riscontrato durante i colloqui individuali, i beneficiari hanno completato un corso di informatica, al termine del quale è stato dato loro in dotazione il PC utilizzato durante il corso stesso.
  • 2 corsi di formazione alla ristorazione e di pizzeria, che hanno riguardato 28 MSNA.
  • 1 laboratorio di agricoltura sociale e biologica, a cui hanno preso parte 5 beneficiari. Il laboratorio ha avuto luogo presso la Fattoria Griot di Bojano, un’impresa a vocazione interculturale, che ha voluto combinare pratiche di coltura dei diversi contesti geografici dei propri agricoltori.
  • 4 corsi HACCP (livello base e livello avanzato).

A conclusione dei laboratori, sono state implementate “work experiences”, periodi di tirocinio all’interno di imprese locali, che hanno permesso a 37 MSNA di calarsi in un contesto reale e operativo, misurandosi on the job.

 

Le fonti di finanziamento

FAMI 2014-2020 – Potenziamento dei servizi di accoglienza e assistenza specifica per MSNA

I risultati ottenuti in termini quantitativi

65 MSNA con un’età media di 17 anni sono stati coinvolti in incontri motivazionali individuali e di bilancio delle proprie competenze. La totalità di essi ha partecipato al laboratorio di alfabetizzazione informatica, mentre un gruppo più ristretto (33 MSNA) ha preso parte ai laboratori formativi. Il gruppo di lavoro ha compreso 30 esperti tra mediatori interculturali, orientatori, tutor, educatori e altri operatori.

 

I risultati ottenuti in termini qualitativi

I percorsi individuali di orientamento e motivazione, svolti con ogni singolo MSNA prima dell’avvio delle attività progettuali, hanno consentito agli operatori coinvolti di comprendere il trascorso dei beneficiari, le loro difficoltà, nonché le loro aspettative e ai MSNA destinatari del progetto di maturare una più solida presa di coscienza della propria posizione nel tessuto socio-economico locale. Questo ha in seguito permesso di implementare le attività del progetto in un clima di maggiore consapevolezza e fiducia reciproca.

In secondo luogo, l’attività di ricognizione delle strutture di accoglienza per MSNA, preliminarmente svolta, ha consentito di instaurare con tali enti gestori una forte rete di collaborazione, grazie alla quale è stato possibile monitorare in modo costante ogni ingresso e uscita dei minori beneficiari dalle diverse strutture, eludendo il rischio di vanificare l’impatto delle attività previste.

Inoltre, in un contesto produttivo piuttosto critico, quale è quello molisano, il censimento dei professionisti e delle imprese interessati ad attivare “work experiences” e l’alleanza stabilitasi con tali soggetti hanno costituito, innanzitutto, un segnale positivo da parte del mondo produttivo locale a farsi incubatore di inclusione e hanno permesso altresì lo svolgimento delle attività formative in un clima disteso di tolleranza e rispetto per la diversità.

 

I punti di forza

Fondamentale per l’efficacia del progetto è stata la creazione di un team composito di mediatori linguistico-culturali, educatori, tutor e docenti, che ha accompagnato con professionalità i MSNA coinvolti nel corso delle diverse fasi. La scelta di sostenere i beneficiari affidandosi ad un gruppo così ricco di esperti è stata dettata dall’eterogeneità delle provenienze geografiche dei MSNA coinvolti e ha rappresentato una precisa volontà in fase di stesura della proposta progettuale, durante la quale si è deciso di destinare una parte cospicua del budget disponibile alla contrattualizzazione di tali figure professionali.

Inoltre, essenziale per stimolare la motivazione e la consapevolezza dei beneficiari circa il valore dell’esperienza di formazione svolta è stata la possibilità di attuare percorsi professionalizzanti rispondenti alle inclinazioni dei destinatari.

 

Le criticità

Oltre alla criticità già menzionata rilevata in fase di programmazione e relativa al disallineamento tra i dati forniti dal Ministero e quelli registrati dalla Regione Molise, che ha riguardato – oltre al numero dei MSNA residenti – anche le strutture locali di accoglienza (alcune delle quali non più esistenti), l’unica difficoltà sostanziale riscontrata è emersa durante le sessioni di “work experiences”. In particolare, nell’ambito del laboratorio di agricoltura sociale, i beneficiari, estranei al concetto di learning by doing, hanno espresso le proprie perplessità rispetto alla disponibilità a svolgere un’attività lavorativa senza remunerazione.  Grazie all’intervento dei mediatori linguistico-culturali, è stato possibile colmare tale gap culturale e trasmettere ai MSNA l’importanza di tale metodologia.

Un imprevisto relativo agli aspetti gestionali ha invece riguardato la chiusura di una delle strutture di accoglienza per MSNA coinvolta nel progetto e il conseguente trasferimento dei minori che vi risiedevano.

 

Le prospettive future

La volontà della Cooperativa Ares è quella di continuare ad attuare attività e progetti di empowerment a supporto dei MSNA residenti sul territorio. Attualmente, due progetti dedicati al contrasto alla povertà educativa di cui sono partner (un primo finanziato da Impresa Sociale con i Bambini e un secondo promosso dall’Agenzia per la coesione territoriale) prevedono azioni specifiche a beneficio di tali soggetti svantaggiati. Per compensare la mancanza di bandi e progettualità specificamente dedicati a MSNA, tema di cui l’Associazione avverte una necessità improrogabile, in un altro progetto FAMI dedicato in modo non esclusivo all’occupabilità dei cittadini di Paesi terzi, i redattori hanno previsto azioni specificamente rivolte a MSNA. Infine, con alcuni dei destinatari del progetto Job Learning, ora transitati all’età adulta, sono stati mantenuti i contatti ed è stato possibile accompagnarli nell’approfondimento del proprio percorso di integrazione e nella ricerca di opportunità lavorative.

 

SITO WEB >>

CONTATTI
muzio.massimiliano@gmail.com

 

Aggiornato a dicembre 2022