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Questa iniziativa – realizzata dall’ente promotore – è stata selezionata per la Mappatura delle buone pratiche per l’inclusione lavorativa di migranti e rifugiati curata dal Settore Economia e Lavoro di Fondazione ISMU ETS.

L’ente promotore

IMPACT HUB Reggio Emilia e Fondazione MondInsieme 

Gli enti partner

Consorzio Winner Mestieri Emilia Romagna e CoopUP Reggio Emilia. Fondazione ISMU è stata coinvolta informalmente in qualità di attore esterno al territorio di riferimento e alle sue reti, quindi in grado di dare garanzia di oggettività nelle procedure di selezione previste dal progetto.

Quando

2018-2019

Dove

Provincia di Reggio Emilia

Gli ambiti di intervento

  • Formazione e sviluppo professionale
  • Job Creation e auto-imprenditorialità

Il target

Aspiranti imprenditori sociali interessati a promuovere idee imprenditoriali a carattere interculturale, in termini tanto di composizione del gruppo di lavoro, quanto di impatto sull’ambiente di riferimento.

L’obiettivo

Valorizzare l’interculturalità in termini imprenditoriali, attraverso percorsi di accompagnamento all’imprenditorialità.

Le attività

L’esperienza si apre con il lancio di un bando promosso dalla Fondazione MondInsieme e rivolto a team di lavoro con differenti origini geo-culturali interessati a sviluppare idee imprenditoriali a carattere interculturale. Il bando ha una dotazione economica suddivisa in due porzioni, destinate l’una allo sviluppo delle attività progettuali e l’altra al sostegno finanziario delle idee imprenditoriali più promettenti.

Alla chiusura del bando segue la selezione delle proposte meglio rispondenti ai requisiti previsti dalla call.

I team promotori delle idee imprenditoriali selezionate vengono quindi coinvolti in un primo percorso formativo di gruppo. Questo prevede un’alternanza di modalità didattiche frontali e laboratoriali e si compone di nove moduli da 2 ore e mezza ciascuno di media, su argomenti quali il team building; l’utilizzo del “Business Model Canvas” per la predisposizione del modello di business; l’elaborazione del business plan; l’analisi di mercato; il marketing, con particolare focus sul web marketing; la comunicazione, il public speaking e la ricerca dei finanziamenti. Per favorire la partecipazione dei beneficiari, quest’attività ha luogo il venerdì sera o il sabato mattina. Oltre all’obiettivo di sviluppare le competenze imprenditoriali dei discenti, il percorso di gruppo ha la finalità di stimolare un’evoluzione sia delle idee imprenditoriali sia dei team di lavoro. Infatti le diverse proposte imprenditoriali vengono condivise tra tutti i partecipanti al corso, che hanno la possibilità di comporre, intorno ad esse, squadre di lavoro parzialmente differenti rispetto a quelle iniziali.

Si avvia a questo punto una seconda fase di selezione, portata avanti dagli stessi soggetti coinvolti nella prima. La valutazione si basa sia sulle schede descrittive delle idee e dei team imprenditoriali, così come sono andati ridefinendosi durante la formazione di gruppo, sia su una serie di documenti prodotti nell’ambito del percorso formativo (es. il Canvas e una bozza di business plan).

Per i team che superano la seconda fase di selezione sono previsti sia uno stanziamento economico a sostegno del progetto imprenditoriale, sia la partecipazione a un percorso di accompagnamento personalizzato, della durata di circa 3 mesi.

Infine, dopo una terza fase di selezione, i progetti più solidi beneficiano di una seconda tranche di finanziamento.

Le fonti di finanziamento

Il progetto è finanziato dalla Fondazione MondInsieme tramite fondi dedicati del Comune di Reggio Emilia.

I risultati ottenuti in termini quantitativi

Al bando hanno risposto 19 proposte progettuali, di cui, in prima battuta, ne sono state selezionate 15.

La seconda fase di selezione è attualmente in corso e non se ne conoscono ancora i risultati.

I risultati ottenuti in termini qualitativi

Sia il numero di proposte raccolte in risposta al bando, sia l’eterogeneità dei loro contenuti e dei relativi team di lavoro, hanno superato le aspettative dei promotori di Intercultural Hub. Il bando si è rivolto al territorio provinciale di Reggio Emilia, ma a esso hanno risposto anche alcune realtà operanti a Genova e nell’Appennino bolognese.

Come auspicato, il percorso formativo di gruppo ha portato a un’evoluzione delle idee imprenditoriali e dei team di lavoro: alcuni dei progetti meno credibili sono stati abbandonati in favore di altri più promettenti, attorno ai quali si sono ricomposti i team di lavoro, quindi le risorse e le competenze presenti nel gruppo dei discenti.

Una valutazione dell’impatto territoriale del progetto potrà essere condotta solo dopo la sua conclusione. Fin d’ora comunque è possibile affermare che, all’interno dei network degli enti promotori, si sta diffondendo la consapevolezza del potenziale dell’interculturalità in termini imprenditoriali.

I punti di forza

L’aspetto più originale e innovativo di Intercultural Hub sta nel considerare l’interculturalità come un potenziale su cui far leva per lo sviluppo di iniziative imprenditoriali. La presenza di MondInsieme tra i soggetti promotori del progetto favorisce la diffusione sul territorio di tale interessante prospettiva. Infatti quest’organizzazione è inserita in molteplici reti territoriali, che coinvolgono anche diverse istituzioni locali.

Le criticità

Le idee imprenditoriali pervenute in risposta al bando non presentano elementi di particolare innovatività. Ciò è in parte legato alla limitata estensione del territorio di riferimento. Infatti in un’area circoscritta è più difficile che possano innescarsi circoli virtuosi di contaminazione positiva, in grado di favorire l’innovazione sociale.

Tale aspetto territoriale rappresenta un fattore potenzialmente inibente anche per lo sviluppo futuro di Intercultural Hub, limitando le prospettive di partenariato e le opportunità di finanziamento del progetto.

Le prospettive future

Si intende innanzitutto dare visibilità alle idee scelte nella seconda e soprattutto nella terza fase di selezione, attraverso un evento pubblico che permetta anche all’iniziativa di avere una risonanza maggiore e di essere supportata da altri partner. In questo modo sarà possibile replicare il programma sia su scala più ampia sia sullo stesso territorio, andando a migliorare le criticità individuate nel progetto pilota. Inoltre, accanto alla prospettiva di replicare lo stesso modello di bando in ottica migliorativa, si profila l’idea di promuovere un’attività di follow-up rivolta ai team formati nel progetto pilota.

 

Aggiornato ad aprile 2019.