Le attività
Il progetto “All-In” è stato formalmente avviato tramite la prima “All-In Week”, tenuta dal 14 al 20 Ottobre 2019 e dedicata alla questione della convivenza multiculturale. Durante la settimana, molteplici partecipanti – e in particolare i partner del progetto – hanno potuto presentare proposte e realizzare eventi aperti al pubblico, condividendo con la collettività eventuali progetti implementati e risultati già conseguiti. Le questioni affrontate e fatte oggetto di sensibilizzazione e dibattito hanno spaziato da “Il lavoro che unisce” a “Crescita inclusiva e successo formativo”, da “I nuovi bresciani” a “Migrazioni globali, migrazioni locali e servizi di inclusione”, da “Talenti e culture” a “Diseguaglianze ed economia civile”, da “Valorizzare e gestire la multiculturalità sul lavoro” a “Il sistema di accoglienza SPRAR/Siproimi come strumento di inclusione sociale e convivenza multiculturale”. Il percorso è inoltre proseguito dopo la conclusione della settimana, attraverso ulteriori appuntamenti.
Contestualmente all’esperienza della “All-In Week”, Aib ha sottoscritto la “Carta per le pari opportunità e l’uguaglianza sul lavoro” promossa e coordinata da Fondazione Sodalitas. Tramite questo atto formale, l’associazione degli industriali bresciani si impegna a incentivare e diffondere tra le imprese aderenti una cultura del lavoro e pratiche di gestione delle risorse umane inclusive, libere da discriminazioni, orientate a valorizzare i talenti nella loro diversità.
Le fonti di finanziamento
Risorse in gran parte messe a disposizione da Aib, con compartecipazione finanziaria del Comune di Brescia e della Camera di Commercio di Brescia.
I risultati ottenuti in termini quantitativi
Il prolungato periodo di emergenza legato alla pandemia di Covid-19 – intervenuto poco tempo dopo il lancio dell’iniziativa – ha per ora rallentato l’obiettivo di dare regolare continuità al progetto, specie considerati il suo carattere multistakeholder nonché le attenzioni prioritarie delle imprese in tale difficile periodo. Nel corso del 2020, non è stato quindi possibile ottenere un riscontro quantitativo puntuale degli impatti (p.es., in termini di iniziative aziendali di diversity management rivolte ai migranti). Tuttavia, dall’osservatorio di Aib – come realtà a quotidiano contatto con le imprese del territorio – è possibile concludere che nei mesi successivi all’avvio del progetto si siano sviluppate alcune interessanti iniziative di diversity management multiculturale nel mondo aziendale di riferimento (p.es.: eventi conviviali per favorire il reciproco scambio di esperienze, mostre fotografiche su artefatti delle varie culture di origine dei lavoratori). Indicazioni a cui, comunque, fanno da sfondo le regolari rilevazioni condotte dal Centro Studi dell’associazione rispetto alla situazione e all’evoluzione delle imprese aderenti; un monitoraggio, quest’ultimo, riguardante anche la presenza di lavoratori stranieri.
I risultati ottenuti in termini qualitativi
Secondo Chiara Bartolomini, dell’“Area lavoro, Relazioni Industriali e Welfare” di Aib e referente interno di “All-In”, è sicuramente possibile identificare due rilevanti risultati “ad ampio spettro” prodotti dalla prima fase del progetto:
a) un coinvolgimento a tutto tondo del territorio nelle sue molteplici componenti, rendendo efficace il messaggio complessivo secondo cui gli obiettivi di integrazione della diversità e crescita inclusiva richiedono un impegno, e innanzitutto processi di cambiamento culturale, necessariamente collettivi e partecipati;
b) con specifico riguardo al mondo imprenditoriale, l’interesse suscitato tra i suoi attori locali (dati soprattutto da piccole e medie aziende), che – aspetto per certi versi inatteso e inizialmente non scontato – hanno aderito numerosi alla “All-In Week” con più di 100 imprese rappresentate.
I punti di forza
Un primo generale punto di forza del progetto “All-In” è costituito dalla rete – sia ampia che, al suo interno, estremamente variegata – dei partner coinvolti. Questo fattore, che di per sé rende l’iniziativa indubbiamente peculiare rispetto ad altre simili, appare un plus soprattutto per le finalità di sensibilizzazione e coinvolgimento del territorio di riferimento alla base del progetto.
In secondo luogo, occorre sottolineare il ruolo di forti leaderhip e sponsorship ricoperti, nelle fasi sia di ideazione che di attuazione-gestione, dall’attuale dirigenza di Aib, che, anche nel contesto di un impulso proveniente da Confindustria nazionale, sta effettuando convinti investimenti culturali e operativi sul fronte dei temi dell’azione d’impresa sostenibile.
Un terzo elemento che ha significativamente contribuito ai risultati sin qui conseguiti, specie sul piano dell’attenzione pubblica ricevuta, è da identificare nella buona risposta proveniente direttamente dal sistema imprenditoriale del territorio; ciò anche alla luce di come, tuttora, questioni come quelle relative all’integrazione socio-lavorativa dei migranti rappresentino un ambito di confronto “socialmente sensibile”. A tale proposito, la percezione espressa da Chiara Bartolomini è che «sta iniziando a passare l’idea che non solo la nostra proposta abbia un aspetto etico importante, in cui noi come associazione crediamo, ma che questa è inevitabilmente la direzione in cui la società sta andando e le imprese devono tenerne conto per funzionare bene o meglio».
Le criticità
A parte l’impatto non prevedibile della pandemia di Covid-19 sugli sviluppi di breve termine del progetto, la maggiore criticità riportata riguarda la sua gestione nella fase di lancio, in cui Aib si è direttamente occupata della gran parte delle operazioni, anche e soprattutto di carattere pratico, richieste dal coordinamento di una partnership complessa (p.es., la preparazione dei materiali per la comunicazione).
Le prospettive future
La rete di progetto, e in particolare Aib, esprimono la decisa convinzione di proseguire il percorso intrapreso con la fase iniziale di “All-In”, rafforzandolo attraverso l’estensione dell’interesse per la convivenza multiculturale a iniziative di sensibilizzazione e attivazione del territorio (aziende comprese) rispetto ad altre dimensioni della diversità.
Aggiornato al 23.12.2020