Progetto “Cooperativa sociale Nelson Mandela”
23 Aprile 2020
Storie disponibili al Centro Documentazione ISMU
27 Aprile 2020
Progetto “Cooperativa sociale Nelson Mandela”
23 Aprile 2020
Storie disponibili al Centro Documentazione ISMU
27 Aprile 2020

Processi di radicalizzazione

Processi di radicalizzazione

Perché monitorare il fenomeno

A partire dal 2014, si assiste in Occidente a una autentica escalation di attentati terroristici, a diverso titolo riconducibili al complesso ed eterogeneo mondo della galassia jihadista. Con poche eccezioni, i soggetti che se ne sono resi responsabili condividono tutti una caratteristica: si tratta di giovani immigrati di cosiddetta “seconda generazione”, ovvero persone che, pur avendo origini etniche extraeuropee, sono cresciuti, si sono formati e socializzati nei paesi occidentali in cui hanno compiuto tali atti. A questi episodi di terrorismo si devono aggiungere i flussi di ragazzi e ragazze occidentali – discendenti di immigrati, ma anche di autoctoni – verso il cosiddetto “Stato Islamico” in Siria e in Iraq. “Jihadisti autoctoni” e “foreign fighters” portano l’opinione pubblica e le scienze sociali a riflettere sulle motivazioni, i processi e le modalità della loro adesione al Jihad e alle sue reti e spingono i Paesi occidentali a interrogarsi sulle questioni fondamentali inerenti alla convivenza inter-etnica e alle politiche di integrazione. Fondazione ISMU, da sempre attenta al monitoraggio dei fenomeni emergenti più significativi entro il quadro delle relazioni multiculturali e delle migrazioni, intende quindi promuovere – come propria Linea Strategica – una riflessione sui fenomeni di radicalizzazione e jihadismo che interessano i giovani (di origine immigrata, ma non solo) attraverso un confronto con il dibattito e la letteratura internazionale e un percorso di ricerca sulla realtà italiana.

La nostra ricerca

Ricerca sul campo

Nel corso del 2017 Fondazione ISMU è impegnata in una ricerca volta all’identificazione e alla comprensione degli elementi che inducono persone con background migratorio riferibile a paesi musulmani (ma non solo) a compiere scelte di stampo radicale, le quali possono portare, nei casi più estremi, a divenire foreign fighters o comunque conducono a sposare l’estremismo violento.

Sullo sfondo della più ampia e necessaria attenzione alla sfera dei processi di socializzazione e di costruzione identitaria, la ricerca procederà attraverso l’individuazione e lo studio di casi emblematici, tramite ricostruzione di storie di vita e interviste a testimoni privilegiati, indentificati nell’ambito delle istituzioni, delle agenzie e degli attori individuali e collettivi che sono, a diverso titolo, implicati nell’osservazione del fenomeno in Italia, allo scopo di cogliere quegli elementi che divengono fondamentali in ordine ad una traiettoria che si connota in senso radicale, laddove responsabilità comunitarie e personalità individuali concorrono a creare un ambiente che conduce a scelte estremistiche.

Monitoraggio e interventi formativi in contesto scolastico

ISMU è altresì impegnata dal 2016 nel progetto “Educazione alle differenze nell’ottica della lotta ad ogni forma di estremismo violento”, promosso dall’Ufficio Scolastico Regionale della Lombardia.

Il progetto è strutturato in una prima fase, conclusa, di monitoraggio curato da ISMU, delle manifestazioni di estremismo violento nei contesti scolastico-educativi e di individuazione dei bisogni degli istituti scolastici in materia di gestione di situazioni di conflittualità. Nella seconda fase, sulla base dei risultati emersi, ISMU ha curato ed erogato interventi formativi rivolti a dirigenti scolastici e docenti concernenti l’educazione alle differenze, l’identificazione di potenziali criticità e la gestione delle manifestazioni delle diverse forme di radicalizzazione ed estremismo (religioso o ideologico) in contesto scolastico. Tappe future del progetto riguardano la realizzazione di azioni e sperimentazioni all’interno delle scuole basate sui contenuti della formazione erogata, la realizzazione di un vademecum, l’estensione del monitoraggio condotto nella prima fase.

→ Consulta la scheda del progetto “Educazione alle differenze nell’ottica della lotta ad ogni forma di estremismo violento” a cura di Antonio Cuciniello.

Équipe di ricerca

Coordinamento scientifico

Rita Bichi – Fondazione ISMU e Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano

Ricerca e monitoraggio

Antonio Cuciniello – Fondazione ISMU
Fabio Introini – Fondazione ISMU e Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano
Lia Lombardi – Fondazione ISMU
Giulia Mezzetti – Fondazione ISMU
Giorgia Papavero – Fondazione ISMU
Giovanni Giulio Valtolina – Fondazione ISMU e Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano