1) Nome e ragione sociale dell’impresa: Pasta & Company Group Srl, con le società collegate:
- La Cucina Artigianale Srl
- La Pasta Artigianale Srl
2) Ubicazione dell’impresa: Produzione: Rivalta di Torino (TO); sede legale: Torino (TO)
3) Settore di attività: Industria alimentare
4) Tipologia di servizi e/o prodotti: Specializzati in produzione di pasta fresca e prodotti gastronomici con e senza uova
5) Numero totale di collaboratori:
- 60 (Pasta & Company Group Srl)
- 24 (La Cucina Artigianale Srl)
- 32 (La Pasta Artigianale Srl)
6) Numero totale di collaboratori immigrati: 0
7) Numero totale di tirocinanti immigrati: 0
8) Numero di eventuali collaboratori rifugiati e/o richiedenti asilo:
- 4 (La Cucina Artigianale Srl)
- 2 (La Pasta Artigianale Srl): apprendistato
9) Numero di eventuali tirocinanti rifugiati e/o richiedenti asilo:
- 1 tirocinante SPAR (La Cucina Artigianale Srl)
- 1 tirocinante extracurriculare (La Pasta Artigianale Srl)
10) Applicazione di dispositivi/iniziative istituzionali a favore dell’integrazione lavorativa e dello sviluppo professionale dei migranti:
P&C Group aderisce ai programmi di formazione e inserimento lavorativo dei rifugiati e titolari di protezione internazionale ospitando risorse giovani in tirocini finalizzati all’inserimento.
Tutti gli stranieri inseriti hanno almeno la terza media (quindi un livello di italiano almeno A2) e, provenendo dai progetti di formazione SPRAR, sono impegnati nell’apprendimento della lingua.
11) Inquadramento delle pratiche di inclusione e valorizzazione lavorative dei migranti in modelli di business e/o strategie competitive socialmente responsabili:
P&CGroup Srl è stata fondata nel 1997 (i soci fondatori erano già attivi nell’arte bianca dal 1991) e dal 13/12/2018 ha un nuovo assetto societario, da cui sono nate La Cucina Artigianale Srl e La Pasta Artigianale Srl, che si dedicano alla produzione di prodotti gastronomici e pasta e hanno ottenuto l’eccellenza artigiana Piemonte.
In queste due società sono presenti lavoratori immigrati che si dedicano alla fase di produzione.
Pasta & Company Group (P&C) è la società collegata alle due società artigianali, che si occupa della parte amministrativa, logistica e commerciale ed attualmente non ha all’interno lavoratori immigrati.
P&C ha una lunga esperienza nell’inserimento di immigrati extra-UE. A partire dal 2003 ha inserito lavoratori romeni (all’epoca erano cittadini non-UE); dal 2015 ha iniziato ad inserire lavoratori africani. L’inserimento di risorse straniere non è stato propriamente cercato, ma è avvenuto in modo abbastanza casuale anche se , grazie ai risultati positivi ottenuti dall’esperienza si è poi consolidato nel tempo. P&C non aderisce esplicitamente a modelli di CSR, ma opera con modalità di responsabilità sociale in modo inconsapevole. Si ispira a principi di genuinità (“il cibo deve essere genuino per rispettare la natura dell’uomo”). P&C preferisce inserire candidati giovani e non fa distinzioni di provenienza o genere: le persone motivate e volenterose, sono accolte con piacere. P&C è molto attenta alla valorizzazione delle risorse umane per crescere insieme nel rispetto del lavoro, delle persone e del territorio. Organizza con Fondimpresa corsi di formazione obbligatoria su tematiche di settore e su tematiche trasversali (es. corsi sullo Structogram™ per far scoprire alle persone la propria biostruttura fondamentale, quella che rende unico ogni essere umano). Gli assunti con contratto di apprendistato usufruiscono delle ore di formazione previste dal contratto che dedicano anche al miglioramento dell’italiano.
12) Sviluppo di iniziative in cooperazione con altri soggetti, e/o partecipazione a reti strutturate di collaborazione, per l’integrazione lavorativa e lo sviluppo professionale dei migranti:
P&C collabora dal 2015 con agenzie per il lavoro e cooperative sociali (quali Cooperativa Orso che gestisce progetti SPRAR) dal 2015
13) Azioni/iniziative fondamentali di diversity management a favore dei migranti:
Gli immigrati vengono inseriti in tutte le fasi della lavorazione: lavaggio delle materie prime, cottura e abbattimento, miscelazione e lavorazione della pasta, fino alla pastorizzazione ed al confezionamento finale. Vengono assegnate mansioni diverse sulla base delle rispettive abilità e del livello di alfabetizzazione: chi ha più alta alfabetizzazione può essere assegnato all’etichettatura. Non è finora stato possibile inserire questi lavoratori nella vendita in quanto questa richiede una padronanza elevata dell’italiano e ottime soft skill.
I tirocini SPRAR di sei mesi in alcuni casi sono retribuiti dal progetto per l’intera durata, ma il più delle volte sono a totale carico del progetto soltanto nei primi 3 mesi mentre nei 3 mesi successivi la retribuzione è a carico dell’azienda. Poiché il gruppo è in forte crescita, le persone che si rivelano idonee, vengono assunte con contratti di lavoro a tempo determinato o apprendistato. Per lo più si predilige il contratto part-time che consente la turnazione. Spesso i giovani rifugiati coabitano e questo facilita il dialogo consentendo loro di gestire abbastanza autonomamente le sostituzioni tra di loro.
Ai tirocinanti stranieri che non possono ricevere un’indennità mensa (non agli italiani) viene offerto il pranzo. L’abbinamento addetto-mansione è definito in base alle abilità delle persone e alla loro disponibilità: ci sono stranieri che svolgono le stesse operazioni di colleghi nativi e altri che svolgono lavori che i nativi preferiscono non svolgere (es. la fase di lavaggio).
14) Eventuali impatti già riscontrabili:
Nella lunga esperienza di P&C i lavoratori immigrati sono di esempio per gli altri dipendenti, per la volontà e l’abnegazione che dimostrano sul lavoro, quindi il loro inserimento influisce positivamente sul clima aziendale.
Ci possono essere problemi organizzativi, ad esempio durante il periodo di Ramadan, che l’azienda risolve con l’ascolto e con un dialogo fortemente basato sul rispetto reciproco. L’azienda chiede fiducia e rispetto e in cambio offre fiducia e rispetto. Altri problemi sperimentati sono stati legati all’indisponibilità di lavoratori di fede musulmana a svolgere certe mansioni quali, ad esempio, la manipolazione della carne di derivazione suina. In questo caso la soluzione adottata è stata il cambiamento di mansione.
Per P&C i tirocini degli immigrati sono un investimento e, se il loro impatto lavorativo è positivo in azienda, hanno bisogno di poter stabilizzare i lavoratori su cui hanno investito.