Osservatorio sull’accoglienza dei Minori stranieri non accompagnati in Europa

Al fine di favorire la conoscenza del fenomeno dei minori stranieri non accompagnati e una sua sempre più adeguata governance, la Fondazione ISMU intende fornire una documentazione relativa alle più significative attività di accoglienza e di supporto per questi minori, implementate oggi in Europa.

Inoltre segnala notizie, aggiornamenti informazioni su questa tematica nella sezione highlights.

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HIGHLIGHTS

Il Consiglio Greco per i Rifugiati e Save the Children International hanno pubblicato un rapporto dedicato alla situazione di giovani migranti soli richiedenti asilo in Grecia, dal titolo “Without papers, there is no life. Legal barriers in access to protection for unaccompanied children in Greece”.

 

Una nuova piattaforma digitale per l’aggiornamento e la formazione degli operatori impegnati nel lavoro con i minori stranieri non accompagnati in Europa è stata lanciata dai sette paesi europei.

 

In occasione della Giornata Mondiale del Rifugiato, il 20 giugno 2021, Save the Children ha pubblicato il report “Nascosti in piena vista. Minori migranti in viaggio (attra)verso l’Europa”, un documento che raccoglie le testimonianze di minori non accompagnati protagonisti di viaggi verso l’Italia e – passando dall’Italia – verso l’Europa, e i racconti degli operatori che si occupano della prima accoglienza e della presa in carico di questi minori.

 

Secondo il report pubblicato il 26 luglio 2021 da EUROSTAT, nel 2020 129.630 minori hanno presentato per la prima volta una domanda di asilo nell’UE.

 

Bambini e adolescenti provenienti da diverse parti del mondo, adescati dalle reti criminali e costretti in condizione di schiavitù: questa la fotografia del Rapporto “Piccoli Schiavi invisibili”, una realtà sommersa che l’emergenza Covid-19 ha peggiorato.

 

Far fronte alla necessità dei minori stranieri non accompagnati che arrivano nel nostro Paese, attraversando difficoltà, violenze e traumi, è l’obiettivo di un progetto, finanziato per il biennio 2021-2022 dall’Unione Europea, a cui partecipa Fondazione ISMU.

 

“Quando uno Stato membro dell’Unione Europea emette una decisione di rimpatrio nei confronti di un minore non accompagnato, deve prendere necessariamente in considerazione l’interesse superiore del bambino e fare una valutazione generale e
approfondita della sua situazione (…)” .

 

In Europa, dopo l’arrivo e la registrazione, migliaia di minori stranieri non accompagnati “spariscono” nel nulla. Un’indagine del Guardian e di Lost in Europe, indica che tra gennaio 2018 e dicembre 2020 18.292 minori stranieri non accompagnati giunti in Europa sono segnalati come dispersi: circa 17 minori al giorno, per lo più provenienti da Marocco, Algeria, Eritrea, Guinea, Afghanistan.

OSSERVATORIO PERMANENTE

Austria

Unaccompanied minors following status determination in Austria

OIM – EMN, February 2018

Il report presenta la situazione e le politiche sociali di accoglienza e integrazione dei msna in Austria. In modo particolare, viene presentato quanto previsto dall’Austrian Integration Found, che offre una serie di misure specifiche in grado di rispondere ai bisogni dei msna.

Il report si struttura in una parte in cui è delineato il quadro giuridico e di politica sociale entro cui si inseriscono gli interventi per i msna, cui segue una presentazione dei dati statistici rispetto alla presenza di msna in Austria.

Il cuore del rapporto è dedicato agli strumenti, alle misure e ai servizi di accoglienza, tutela e integrazione. Le aree di intervento riguardano la salute, l’educazione e la formazione, l’ingresso nel mercato del lavoro, il ricongiungimento familiare, la transizione alla maggiore età.
Alcuni esempi di buone pratiche integrano il documento.

Belgio

Vers une protection renforcée des enfants non accompagnés et séparés en Belgique
État des lieux et recommandations

EMN National Contact Point Belgium – UNHCR, Avril 2019

In Belgio è entrata in vigore nel 2004 una legge specifica per la tutela dei msna. In essa si trova la definizione di chi è un mnsa, viene determinato il processo di identificazione, gli viene riconosciuto il diritto a cure immediate, alla nomina di un tutore e a un collocamento sicuro.

A ogni msna identificato come tale dal Service des Tutelles (ST), viene assegnato un tutore che ha la responsabilità di affiancarlo in qualsiasi procedura che lo riguardi, assicurandone il benessere e cercando una soluzione duratura in linea con il suo supremo interesse. Tale soluzione duratura viene determinata a seguito di una valutazione olistica e multidisciplinare dei bisogni del minore, che deve prendere in considerazione le opinioni del minore e della sua rete familiare e mirare a offrirgli prospettive a lungo termine, ponendo fine, laddove possibile, alla sua situazione di separazione.

Il ricongiungimento familiare è considerato fondamentale per il benessere e l’integrazione a lungo termine di un msna; tuttavia, la complessità e la durata della procedura ostacolano seriamente la reale possibilità di ricongiungerlo con la sua famiglia, e dunque vengono praticati altri percorsi.

L’inserimento dei msna prevede il coinvolgimento di diversi attori: ST, tutori e soggetti che gestiscono in pratica l’accoglienza. Il ST ha il compito di contattare le autorità competenti al fine di trovare una struttura in grado di accogliere il minore durante il processo di identificazione e di valutazione dell’età e di procedere alla nomina del tutore.

L’accoglienza dei msna in Belgio è organizzata in tre fasi: la prima fase di osservazione e orientamento; la seconda fase di stabilizzazione e di transizione e, infine, la sistemazione in “Iniziative di accoglienza locale” o in progetti specifici, riservati in linea di principio a msna di età superiore ai 16 anni che hanno ottenuto lo status di protezione internazionale e che consente loro la transizione verso l’autonomia. Accanto a questa modalità standard, sono previsti percorsi più brevi per i msna più giovani finalizzati all’accoglienza in famiglia o in piccole strutture, oppure progetti speciali di accoglienza destinati ad alcuni profili specifici (particolari vulnerabilità come problemi psichiatrici, rischio di tratta e sfruttamento, eccetera).

La prima accoglienza avviene in Centre d’Observation et d’Orientation (COO), dove è effettuata un primo assessment dei bisogni del minore, che viene poi guidato verso la seconda accoglienza. Il compito dell’orientamento spetterebbe al tutore che però spesso è nominato quando il msna è già stato orientato verso la seconda fase di accoglienza, vedendo così limitate le sue possibilità di azione. Durante la permanenza in COO, al msna vengono garantiti i primi corsi generali (lingue, matematica, ecc.) e lo svolgimento di attività educative e ricreative.

La maggior parte dei posti per msna in seconda accoglienza si trovano in strutture di accoglienza collettiva gestite da Fedasil (Agence fédérale pour l’accueil des demandeurs d’asile) o dai suoi partner della Croce Rossa. Non appena viene effettuata la transizione alla seconda fase di accoglienza e/o viene nominato il tutore, è garantita al msna l’iscrizione in un istituto scolastico e se ne segue con attenzione il processo di scolarizzazione. Al termine di un periodo minimo di quattro mesi di permanenza nella seconda fase di accoglienza, i msna di età superiore a 16 anni, con un permesso di soggiorno di oltre tre mesi dopo aver ottenuto lo status per protezione internazionale, possono richiedere un alloggio individuale nella “Local Reception Initiative” (ILA) o a uno dei partner non governativi di Fedasil (Caritas, Ciré, Mentor-Escale, eccetera.) Possono accedere a questa misura i msna che sono stati valutati in possesso di un grado sufficiente di autonomia.

Finlandia

Unaccompanied Minors Following Status Determination: Approaches in EU Member States and Norway – National Report of Finland

EMN – Finnish Immigration Service – 4/2017

La maggior parte dei minori stranieri non accompagnati presenti in Finlandia è richiedente asilo; anche coloro i quali sono in carico al Sistema nazionale di assistenza per le vittime di tratta solitamente richiedono il riconoscimento dello status di rifugiato. Immediatamente dopo la presentazione della domanda, i msna richiedenti asilo sono alloggiati in comunità o in residenze assistite. Se i minori richiedenti hanno parenti stretti in Finlandia, in alcuni casi possono essere collocati presso di loro in alloggi privati.

Per ogni minore viene nominato rappresentante, che me esercita la tutela e dunque deve essere ascoltato nelle questioni relative alla persona e ai beni del minore. Dopo aver ricevuto un permesso di soggiorno, il minore si trasferisce in una casa famiglia, o in una residenza assistita, e lì rimane fino al raggiungimento della maggiore età.

Alcuni minori continuano a vivere in alloggi privati o si trasferiscono in alloggi privati dopo aver ricevuto un permesso di soggiorno. Una volta raggiunta l’età adulta, i ragazzi di solito hanno la possibilità di ricevere un sostegno dalla municipalità fino all’età di 21 anni. In base al Child Welfare Act il msna ha il diritto a crescere in un ambiente sicuro, a vedersi garantiti uno sviluppo equilibrato e completo e una protezione speciale.

Per ciascun msna viene stilato un piano individualizzato in cui sono indicate le misure di sostegno necessarie al minore e i servizi che gli devono essere erogati. Il piano viene elaborato insieme al minore, al suo rappresentante, a un assistente sociale e al rappresentante della casa famiglia o della comunità in cui risiede o a un consulente dedicato. Se necessario, il piano individualizzato è integrato con un piano dettagliato di cura e educazione. L’attuazione dei piani è monitorata e vengono aggiornati in maniera puntuale.

I msna di età compresa tra 16 e 17 anni possono essere ospitati nella stessa struttura residenziale dei ragazzi di età compresa tra 18 e 20 anni. Un giovane non accompagnato può anche essere ospitato in un liceo popolare, ad esempio, dove può vivere in un collegio e dedicarsi agli studi; in questo caso si tratta di msna vicini all’età adulta e in possesso delle competenze linguistiche necessarie per completare gli studi.

Quando un msna a cui è stato concesso un permesso di soggiorno compie 18 anni, la sua sistemazione abitativa di solito cambia: gli operatori della comunità e un assistente sociale del comune di residenza sostengono il giovane nel diventare indipendente e nella ricerca di un alloggio. Con i msna si prepara in comunità con largo anticipo un piano di promozione dell’indipendenza, in modo che ci sia abbastanza tempo per apprendere le competenze necessarie per la vita indipendente – come la gestione pratica della casa, la spesa e la cura delle pratiche amministrative. Il minore a cui è stato concesso un permesso di soggiorno viene sottoposto a una valutazione iniziale (nel caso dei diciassettenni, la valutazione viene generalmente effettuata sia dal comune che dall’ufficio per l’occupazione e lo sviluppo economico). La valutazione iniziale consente di mettere in luce le attività lavorative eventualmente svolte dal msna, il livello di studio e altre capacità; si valuta inoltre la eventuale necessità di formazione linguistica e di altre misure e servizi che promuovono l’integrazione.

Alla valutazione segue la stesura del piano di integrazione individuale che può includere, oltre agli studi di base e agli studi professionali, lezioni nella lingua madre del minore, studi nella scuola secondaria, formazione che porta a un titolo accademico. Il piano di integrazione può comprendere anche la partecipazione, ad esempio, a seminari per i giovani, nonché lo sviluppo di hobby e la partecipazione ad attività ricreative a sostegno dell’integrazione sociale.

I msna richiedenti asilo o a cui è stato riconosciuto lo status di rifugiato hanno accesso al sistema sanitario. In particolare, a tutti i viene offerto uno screening sanitario durante la procedura di richiesta di asilo. Le strutture destinate ai minori hanno operatori sanitari che monitorano la salute e il benessere dei minori; compito degli assistenti sociali  è di analizzaere la situazione psicosociale del minore e di far emergere le eventuali esperienze traumatiche. Se necessario, i msna hanno diritto a ricevere cure presso il Center for Torture Survivors.

Francia

Approaches in France to unaccompanied minors following status determination

French National Contact Point of the EMN – Directorate General for Foreign Nationals in France at the Ministry of the Interior, February 2018

I minori stranieri non accompagnati in Francia hanno diritto all’accesso al sistema di welfare in quanto minori e in quanto si trovano in una situazione di pericolo. In particolare, la riforma del welfare per i minori del 2007 stabilisce che l’obiettivo è quello di “prevenire le difficoltà dei minori che sono temporaneamente o definitivamente privati ​​della protezione delle loro famiglie e garantirne la cura”. Questo di fatto significa garantire loro i servizi sociali, educativi, la protezione legale fino al compimento del diciottesimo anno di età.

È compito degli Aide sociale à l’enfance (Ase) a livello di Dipartimento farsi carico dei msna che, in quanto minori e isolati dalle loro famiglie, non sono tenuti al possesso di un permesso di soggiorno e possono presentare una domanda di protezione internazionale, anche se pochi lo fanno.

Appena si presenta un minore potenzialmente non accompagnato viene assunta la misura amministrativa della “protezione” mentre i servizi di assistenza svolgono indagini per confermare lo status di msna. Tale misura viene garantita dall’ente pubblico (Dipartimento) in cui si trova il minore o da ONG riconosciute. Questa sistemazione temporanea è finanziata dallo Stato per i primi cinque giorni.

Una volta riconosciuta la condizione di msna il Consiglio dipartimentale informa l’autorità giudiziaria che affiderà il minore all’Ase di un Dipartimento, dopo avere chiesto il parere dell’unità nazionale per l’orientamento e il supporto della decisione di collocamento giudiziario. Questa unità emette una proposta di collocamento, tenendo conto tanto dell’interesse del minore quanto dei criteri di distribuzione dei msna nei vari Dipartimenti.

La presa in carico dei msna prevede l’azione di più soggetti: i Consigli Dipartimentali che, con i loro servizi per i minori, garantiscono l’accoglienza, la protezione e la cura; il Governo centrale che, attraverso le Prefetture, garantisce il supporto dei servizi centrali decentrati sui territori (servizi educativi, sanitari, di orientamento, ecc.); le ONG a cui viene affidata in concreto la gestione dell’accoglienza, del supporto scolastico, dell’integrazione nel mondo del lavoro, del supporto sanitario, sociale, amministrativo e legale.

Poiché l’accoglienza viene gestita a livello dipartimentale, le strutture di accoglienza possono essere molto diverse. A seconda della loro età e dei posti disponibili, i msna possono essere ospitati in case per l’infanzia (dipartimentali o gestite da ONG), in affido familiare, in “ostelli” sociali, in strutture specializzate (ad es. casa dell’infanzia a carattere sociale – Maison d’Enfance à Caractère Social, MECS) o strutture semi-indipendenti per i più grandi.

Per accompagnare la transizione alla maggiore età alcuni msna – sulla base del loro grado di indipendenza – possono transitare presso le “case dei giovani lavoratori”, al fine di poter lavorare, uscire dal sistema di accoglienza e acquisire la loro indipendenza. Per ciascun minore preso in carico, viene stilato un piano individuale che deve favorirne lo sviluppo fisico, psicologico, sociale, emozionale, intellettuale. Devono essere garantiti il diritto alla salute, grazie alla collaborazione in ogni Dipartimento con i pediatri di base, e il diritto all’istruzione, anche grazie a percorsi specifici per i msna, soprattutto per quelli appena arrivati che non conoscono il francese. I professionisti responsabili dei msna forniscono supporto quotidiano per promuovere la loro autonomia e la loro integrazione attraverso l’apprendimento della gestione di questioni quotidiane (la gestione del denaro, l’alimentazione e l’igiene, ecc.), lo sviluppo progressivo dell’autonomia (finanziaria, materiale, amministrativa), la cittadinanza e il lavoro sull’integrazione.

In particolare, la condizione dei msna richiede l’attivazione di un sostegno specifico, soprattutto per quanto riguarda l’alloggio, l’apprendimento della lingua francese, l’integrazione sociale e professionale e la questione del diritto di soggiorno in Francia al compimento dei 18 anni.

L’istruzione è obbligatoria fino all’età di 16 anni. All’arrivo del minore viene effettuata una valutazione in modo tale da inserirlo in una classe adeguata al suo background. Dopo la valutazione iniziale, i msna che parlano altre lingue vengono introdotti nella classe del curriculum corrispondente al loro livello di conoscenze e alla loro età e inoltre ricevono un supporto linguistico finalizzato a sostenere l’apprendimento della lingua francese L2. Diverse opzioni sono disponibili per i msna di età compresa tra 16 e 18 anni. Questi ultimi possono infatti continuare gli studi secondari o iniziare direttamente un corso professionale, che spesso porta a un certificato di competenza professionale (Certificat d’aptitude professionnelle, CAP). Alcuni Dipartimenti sostengono la formazione continua, accompagnando i msna verso un diploma di maturità professionale o un certificato tecnico avanzato (Brevet de Technicien Supérieur, BTS), tenendo conto del contesto del mercato del lavoro. L’istruzione o la formazione professionale dei msna di età compresa tra 16 e 18 è cruciale per il loro futuro in Francia: per poter richiedere un permesso di soggiorno quando compiono 18 anni, infatti, questi giovani devono essere in grado di dimostrare di aver seguito un corso che è durato almeno sei mesi e che ha portato a una qualifica professionale.

Per favorire la transizione all’età adulta, il Dipartimento deve redigere un piano di indipendenza all’età di 17 anni e deve prevedere accordi tra le istituzioni competenti per incoraggiare l’autonomia e l’integrazione dei msna, come nel caso di qualsiasi giovane che lasci le cure ASE, in termini di formazione, occupazione , assistenza sanitaria e alloggio.

Germania

Unaccompanied Minors in Germany – Working Paper 80

Federal Office for Migratyion and Refugees – EMN, 2018

La presa in carico dei minori stranieri non accompagnati in Germania fa riferimento al Volume VIII del Codice Sociale, nel quale si ritrovano le indicazioni riguardanti la care dei bambini e dei giovani, che vengono accolti indipendentemente dal fatto che siano o meno richiedenti asilo. La condizione alla base del soggiorno in Germania diventa invece fondamentale nel momento in cui raggiungono la maggiore età.

Il volume presenta anzitutto il modello di accoglienza gestito dal Kinder-und Jugendhilfe (il sistema di protezione dei minori): dopo una prima accoglienza finalizzata all’assessment, i msna vengono collocati in una qualsiasi delle strutture previste dalla legge, con gradi diversi di intensità di cura socio-relazionale a seconda delle caratteristiche del minore. I progetti di presa in carico prevedono la formazione e l’accompagnamento al lavoro, che rappresentano un fattore prioritario. Ogni Land, tuttavia, presenta peculiarità territoriali rispetto all’offerta formativa destinata ai msna, all’orientamento, alla transizione al mondo del lavoro.

Il volume dedica ampio spazio anche ai temi della tutela sanitaria, della tutela legale, del rimpatrio volontario, del fenomeno dei msna scomparsi e alla riunificazione con le famiglie d’origine.

Irlanda

Approaches to Unaccompanied Minors following status determination in Ireland

EMN, December 2018

In Irlanda non esiste uno specifico status per i msna; la maggior parte dei msna entra nel programma di protezione internazionale, da minorenne o successivamente da adulto. Tusla (Child and Family Agency) è responsabile della presentazione della domanda per conto dei msna. Tuttavia, alcuni assistenti sociali ritardano la presentazione delle domande per varie ragioni: l’opinione è che questa scelta non sia nel supremo interesse del minore, l’idea che il minore non sia ancora pronto per il procedimento di protezione internazionale, la paura che decisioni negative possano portare alla scomparsa dei minori.

Dal 2010,  il SWTSCSA (Social Work Team for Separated Children Seeking Asylum) ha fornito assistenza ai msna sulla base di un principio di “equità della presa in carico”, in base al quale ai msna è garantito lo stesso livello di servizi garantiti per tutti gli altri minori fino al compimento dei 18 anni di età.

I msna di età superiore ai 12 anni, indipendentemente dal loro status, vengono collocati in una delle quattro unità residenziali di accoglienza a breve e medio termine per periodi che vanno dai sei ai 24 mesi. Durante questo periodo, Tusla realizza una valutazione insieme al minore per determinare le sue esigenze, viene effettuata una visita medica e una valutazione educativa. Su questa base, viene prodotto un piano di assistenza individualizzato, che stabilisce le disposizioni di assistenza più appropriato.

In linea con l’approccio dell’equità dell’assistenza, a tutti i msna viene assegnato un assistente sociale e sono collocati in affido familiare, comunità residenziali o unità abitative. I msna di età inferiore ai 12 anni vengono direttamente collocati in affido familiare.

Al compimento dei 18 anni è possibile che i giovani ricevano un ulteriore supporto: questo è però possibile solo a condizione che siano stati a carico del sistema per almeno 12 mesi nel periodo compreso fra i 13 e i 18 anni. Poiché più del 50% dei msna in carico al sistema ha un’età compresa fra i 16 e i 17 anni, è evidente che molti di loro non potranno ricevere tale supporto.

Sul versante dell’istruzione, tutti i msna, indipendentemente dal loro status, hanno diritto di accesso all’istruzione primaria e secondaria. Di solito SWTSCSA invia i msna al servizio di istruzione e formazione del Consiglio di istruzione e formazione della città di Dublino (CDETB) per i rifugiati e i migranti  per le lezioni introduttive di lingua inglese e per altri supporti prima dell’effettivo inserimento nel percorso scolastico tradizionale. Per i msna di età compresa fra i 16 e i 23 anni c’è la necessità di fornire accesso a percorsi di istruzione alternativi, quali programmi di istruzione e formazione professionale. I maggiorenni con status di rifugiato, protezione sussidiaria o altro permesso di soggiorno possono avere diritto all’istruzione gratuita di terzo livello, tuttavia a molti msna può essere impedito di ricevere la sovvenzione poiché è improbabile che abbiano trascorso i tre anni richiesti in Irlanda con lo status di immigrato regolare.

I beneficiari di protezione internazionale hanno il diritto di cercare e trovare lavoro:  a tale scopo viene loro concesso un permesso di residenza che autorizza il titolare ad accedere al lavoro senza bisogno di ottenere un permesso di lavoro. Lo stesso permesso di residenza può essere concesso anche ai msna che non hanno diritto alla protezione internazionale. Solo i minori di età pari o superiore a 16 anni possono essere impiegati a tempo pieno nel lavoro regolare; nel caso di minori di età compresa fra 14 e 15 anni possono essere impiegati a determinate condizioni, ad esempio se si tratta di un percorso di formazione-lavoro. Il lavoro rappresenta ovviamente una risorsa particolarmente importante per i msna che hanno raggiunto la maggiore età: questi ultimi possono essere supportati nella stesura del CV, nell’acquisizione di skills necessarie per la gestione di un colloquio di lavoro o in generale per cercare un’occupazione.

Lettonia

Approaches to Unaccompanied Minors following status determination. National report of Latvia

Office of Citizenship and Migration Affairs – EMN, January 2018

I numeri di msna che hanno presentato domanda di asilo in Lettonia sono decisamente bassi: nel 2014 uno, nel 2015 13, nel 2016 3 e nel 2017 10. Principalmente sono maschi di età compresa tra 15 e 18 anni.

Dal 2016 sono disponibili assistenti sociali e tutor che seguono i msna richiedenti asilo. I servizi di sostegno sono forniti ai msna fino a 12 mesi dopo la concessione dello status di rifugiato o di uno stato alternativo, oppure mentre il minore è in attesa di rimpatrio a seguito di una decisione negativa.

La norma prevede le stesse disposizioni in materia di tutela dei msna rispetto a qualsiasi altro minorenne rimasto senza cure parentali e dunque gli viene garantita la protezione legale e la rappresentanza degli interessi. I comuni, in collaborazione con il tribunale dei minori, hanno il dovere di garantire la protezione delle persone minorenni nei territori di loro competenza amministrativa, compreso il soddisfacimento del diritto all’istruzione.

Un msna può essere ospitato non solo presso il Centro di accoglienza per richiedenti asilo o un istituto di assistenza all’infanzia, ma anche in una famiglia affidataria. La decisione sull’accoglienza del msna è presa dall’Orphan’s and Custody Court in collaborazione con il servizio sociale, in base anche al parere dell’Ufficio per la cittadinanza e la migrazione. Non sono comunque previste strutture specifiche di accoglienza per i msna con bisogni speciali o vittime di tratta. I msna a cui è stato concesso lo status di rifugiato o uno status alternativo hanno la possibilità di ricevere un’istruzione nella lingua lettone.

I costi che il comune sostiene per l’accoglienza di un msna, che ha iniziato il percorso di istruzione primaria o secondaria e continua dopo i 18 anni di età e viene ospitato presso un centro o una famiglia affidataria fino alla fine di quell’anno di studio, quando la persona ha raggiunto l’età di 18 anni, sono rimborsati al comune attraverso il bilancio statale.

I servizi sociali hanno il compito di valutare i bisogni e le risorse del msna e di fornirle le necessarie misure di sostegno dopo l’inizio della vita indipendente, nonché di valutare i cambiamenti nella sua situazione sociale per almeno due anni dopo l’inizio della vita indipendente.

I cittadini di paesi terzi che hanno un permesso di soggiorno temporaneo valido hanno il diritto di ottenere un’istruzione primaria e secondaria gratuita. Se un cittadino di un altro paese che non ha precedentemente ricevuto un’istruzione in Lettonia ha presentato domanda di ammissione a un istituto di istruzione, viene individuata dal preside dell’ente di istruzione una commissione di valutazione composta da tre educatori al fine di determinare la competenza linguistica, il livello di studio e i risultati di apprendimento posseduti. In seguito al processo di valutazione, il minore viene inserito in una classe in base alla sua età e alle sue esigenze. In caso di necessità, vengono fornite lezioni individuali di lingua lettone. Se in possesso di un permesso temporaneo per motivi umanitari o è riconosciuto come vittima di tratta di esseri umani, il msna ha il diritto di lavorare senza alcuna restrizione. Una volta registrato come disoccupato o alla ricerca di lavoro, il msna riceve il supporto della State Employment Agency (SEA): ha diritto a riferirsi a un consulente, che lo supporta nel definire un piano di ricerca del lavoro, nell’identificare un’occupazione coerente con le sue capacità, nel conoscere i metodi attivi di ricerca del lavoro, eccetera. Nel caso dei minori, questi devono essere seguiti dal SEA per almeno 4 mesi prima di essere inseriti nell’elenco delle persone in cerca di lavoro.

Attività quali corsi, seminari, formazione professionale, sono progettate in maniera specifica per i giovani, e dunque vi hanno accesso anche i msna.