La corsa per le presidenziali vede sfidarsi dodici candidati. Il Presidente uscente, Emmanuel Macron, è dato per favorito, seguito da Marine Le Pen, la candidata del Rassemblement National. Di rilievo anche le candidature della Repubblicana Valérie Pécresse, di Jean-Luc Mélenchon a sinistra, del giornalista di estrema destra Éric Zemmour, del Verde Yannick Jadot e della candidata socialista Anne Hidalgo.
Ma cosa propongono i principali candidati sul tema migrazioni?
- Il verde Jadot, sostenuto secondo i sondaggi dal 4,7% dei francesi, non vede particolari problemi legati all’immigrazione in Francia (intervista a France 2, 18/11/2021). Sostiene la necessità di proteggere i diritti fondamentali dei migranti, di garantirne l’accesso alla salute e ad alloggi dignitosi. Rifiuta inoltre le politiche di respingimento dei migranti e propone di rinegoziare gli accordi di Dublino per rimpiazzarli con meccanismi di riallocazione rispettosi dei legami sociali e delle aspirazioni dei migranti (Programma elettorale)
- la candidata socialista Hidalgo, quotata attorno al 2,4%, ritiene che l’Unione europea dovrebbe dotarsi di una politica migratoria comune più solidale ed efficace per garantire una degna accoglienza alle persone migranti, abolendo il sistema di Dublino (Programma elettorale)
- secondo Marine Le Pen, al 17,4%, occorre invece fermare l’immigrazione incontrollata, espellere gli stranieri che commettono crimini (LCI 16/02/2022), abolire lo ius soli e limitare l’accesso alla cittadinanza solo attraverso criteri meritocratici e di assimilazione. Le Pen propone di dare la parola ai francesi attraverso un referendum per decidere se riservare gli aiuti sociali ai cittadini francesi, permettendo l’accesso alle prestazioni solo agli stranieri che abbiano lavorato in Francia per almeno cinque anni. I servizi alla salute degli adulti dovrebbero essere garantiti solo per le urgenze (Programma elettorale)
- le posizioni del Presidente Macron, il grande favorito con il 30,3% dei consensi, si allargano fino a proporre una riforma del trattato di Schengen al fine di rinforzare le frontiere dell’Unione creando una polizia frontaliera. Nel suo programma propone di riprogettare l’organizzazione dell’asilo e del diritto di soggiorno per stabilire più rapidamente chi ne abbia diritto ed espellere più efficacemente chi non ne ha. Ritiene inoltre che sia corretto concedere il permesso di soggiorno di lunga durata solo a chi supera un esame di francese e si inserisce professionalmente. Propone poi l’espulsione degli stranieri che violano la legge e disturbano l’ordine pubblico, ma anche una via di ingresso privilegiata dei combattenti per la libertà (Programma elettorale)
- secondo Melenchon, accreditato dell’11,7% dei consensi, l’Unione europea dovrebbe dotarsi di una politica di accoglienza comune con ripartizioni tra gli Stati membri (Intervista a Le Monde, 18/01/2022)
- la candidata repubblicana Pécresse, con l’11,3%, sostiene l’utilità di una comune politica di cooperazione rinforzata di controllo dei confini europei (Intervista a Europe 1, 17/01/2022). Al contempo, ritiene che il Parlamento dovrebbe votare ogni anno delle quote di ingresso e che gli aiuti sociali non contributivi dovrebbero essere riservati ai francesi e agli stranieri residenti regolarmente da almeno cinque anni. Il permesso di soggiorno dovrebbe essere condizionato al superamento di un esame di lingua e cultura francesi. Inoltre, pensa che occorra, da un lato, aumentare il minimo di risorse necessarie ad ottenere un visto per ricongiungimento familiare, dall’altro, porre un limite all’automatismo dello ius soli. Pécresse reputa infine che dovrebbero essere garantite solo le cure d’urgenza e quelle per le malattie contagiose. La candidata repubblicana è d’accordo ad espellere i condannati, ma solo una volta che abbiano espiato la loro pena (Programma elettorale)
- Zemmour, accreditato dell’11,9% dei voti, propone di ritornare allo spirito originario del diritto d’asilo, limitandolo a un centinaio di persone all’anno (contro i 140.000 attuali), e di esigere che le domande di asilo siano effettuate dal di fuori dei confini nazionali, nei consolati, per evitare il fenomeno di coloro che hanno visto respingere la propria domanda di asilo ma non lasciano la Francia. Zemmour ritiene inoltre che occorra eliminare il diritto al ricongiungimento familiare per gli stranieri extra-europei così come tutti i diritti e gli aiuti sociali non contributivi automaticamente legati all’immigrazione: sostegni per l’abitare, servizio sanitario (riservare ai clandestini solo i servizi di urgenza), pensioni di vecchiaia, ecc. Propone poi di inasprire drasticamente le condizioni per l’ottenimento della cittadinanza, di instituire nuovamente il “delitto di soggiorno irregolare” soppresso nel 2012 al fine di sanzionare giuridicamente e espellere gli stranieri irregolari, oltre a espellere sistematicamente gli stranieri dopo una condanna (Programma elettorale).
I candidati dell’ala destra dello spettro politico – Pécresse, Le Pen e Zemmour – concordano con la proposta di effettuare un referendum sull’immigrazione.
22.3.2022
Marta Regalia, ricercatrice settore Europa e Paesi terzi