Perché l’immigrazione non è governata? Si tratta di un fenomeno ingovernabile? Oppure sono le regole a essere sbagliate?
A partire da queste domande si sviluppa una riflessione sulle ragioni del fallimento del diritto dell’immigrazione e sui possibili rimedi. Quel che emerge è che la disciplina è inadeguata. Non si tratta peraltro del difetto di questa o quella legge ma di una criticità di fondo: l’aver cercato non di regolare bensì di contrastare il fenomeno.
Ma se tale impostazione ha portato a flussi fuori controllo, è ragionevole il desiderio di una disciplina che, invece, voglia regolare? Oppure si tratterebbe di un rimedio peggiore del male?
Il volume, nel segno della speranza, intende fornire risposte delineando i tratti di un diritto possibile, volto a governare il fenomeno secondo i principi dell’ordinamento e capace di darci un’immigrazione migliore.