Il 9 marzo 2022 la Commissione affari costituzionali della Camera ha adottato un testo base per la riforma della disciplina dei modi d’acquisto della cittadinanza. Il progetto prevede in particolare una possibilità d’acquisto nuova rispetto a quelle attualmente offerte dalla legge. Si parla a riguardo di ius scholae per rimarcare la rilevanza attribuita appunto alla scuola per l’accesso alla cittadinanza.
Collegare l’acquisto da parte dei minori stranieri alla frequenza scolastica valorizza la scuola quale luogo chiave per l’integrazione e dà agli interessati un’opportunità per molti versi migliore rispetto all’acquisto dopo i diciotto anni. Il testo andrebbe però migliorato, legando la cittadinanza all’adempimento dell’obbligo scolastico, culmine del percorso di educazione civica per tutti, e adeguando la scuola al nuovo importante ruolo anche simbolico che le verrebbe attributo.
