1) Nome e ragione sociale dell’impresa: Il mielebiodigirba di Rossi Roberto
2) Ubicazione dell’impresa: Avigliana
3) Settore di attività: Agricoltura
4) Tipologia di servizi e/o prodotti: Agricoltura e prodotti da alveare
5) Numero totale di collaboratori: 1 o 2 a seconda dei progetti e della mole di lavoro
6) Numero totale di collaboratori immigrati: 1 talvolta 2
7) Numero totale di tirocinanti immigrati: 0
8) Numero di eventuali collaboratori rifugiati e/o richiedenti asilo: 1
9) Numero di eventuali tirocinanti rifugiati e/o richiedenti asilo: 0
10) Applicazione di dispositivi/iniziative istituzionali a favore dell’integrazione lavorativa e dello sviluppo professionale dei migranti:
Il mielebiodigirba è un’azienda di apicoltura a conduzione familiare. Si trova nella piccola borgata di Girba nel Parco dei Laghi di Avigliana tra la Val di Susa e la Val Sangone. L’azienda intende fornire il proprio contributo alla salvaguardia della natura. Il territorio nel quale è collocata è storicamente vocato all’apicoltura.
L’azienda non adotta dispositivi particolari a favore dell’integrazione lavorativa, ma è ben disposta all’inserimento di personale immigrato per sopperire all’incremento stagionale della mole di lavoro. Ha assunto un lavoratore bengalese che attualmente ha un buon livello di conoscenza dell’italiano e riesce a comunicare in modo corretto ed autonomo con tutti. L’azienda è entrata in contatto con lui tramite l’Associazione Cambalache, che ha attivato dei corsi di formazione specifici per il settore dell’apicoltura. Dopo un periodo di tirocinio, il lavoratore è stato assunto con regolare contratto. Nei periodi in cui il bisogno di manodopera si intensifica l’azienda si avvale anche della collaborazione di un maliano, inviato da una cooperativa, con il quale stipula contratti ad hoc.
11) Inquadramento delle pratiche di inclusione e valorizzazione lavorative dei migranti in modelli di business e/o strategie competitive socialmente responsabili:
L’azienda ha scelto di impostare l’attività di apicoltura adottando le procedure previste per “il biologico” per sostenere la necessità di un’alimentazione più sana e, nel contempo, per rispettare quanto più possibile la natura. A questo scopo evita di introdurre sostanze di produzione chimica all’interno dell’alveare e quindi nell’ambiente circostante. L’attenzione, la cura e il rispetto per le persone e per l’ambiente sono parte della filosofia stessa su cui l’azienda si fonda.
L’azienda si è sempre impegnata nel trovare soluzione per specifiche esigenze lavorative attraverso il dialogo e il rispetto reciproco. Ad esempio, durante il periodo del Ramadan l’orario di lavoro è stato modificato in modo da lasciare a riposo il lavoratore durante le ore più calde.
12) Sviluppo di iniziative in cooperazione con altri soggetti, e/o partecipazione a reti strutturate di collaborazione, per l’integrazione lavorativa e lo sviluppo professionale dei migranti:
L’azienda Mieledigirba ha aderito al progetto “Bee My Job” promosso e attivato dall’Associazione Cambalache. Si tratta di un progetto di agricoltura sociale che unisce inclusione e ambiente, lavoro e dignità, impegno ed opportunità, per la promozione di una cultura rispettosa di uomini e natura. Propone un modello sostenibile di rete per l’accoglienza e l’inclusione dei richiedenti e titolari di protezione internazionale (RTPI) attivando contatti virtuosi tra istituzioni, associazioni di categoria, enti del terzo settore, aziende e cittadini. Il progetto, che dal 2018 ha il supporto dell’UNHCR, agenzia ONU per i Rifugiati, consente ai RTPI di raggiungere una qualificazione professionale utile a garantire all’uscita dai progetti di accoglienza un’autonomia garantita da un reddito continuativo per un percorso di vita dignitoso.
“Bee My Job” è diventato un modello rivolto a soggetti differenti ed applicabile e replicabile in diversi settori professionali. Il percorso, capace di coniugare l’individuazione precisa di un settore produttivo, la formazione dedicata e l’accompagnamento puntuale dei RTPI nelle varie fasi della loro permanenza assistita in Italia, può infatti costituire una best practice in molti settori dell’economia italiana.
13) Azioni/iniziative fondamentali di diversity management a favore dei migranti:
L’azienda non dispone di applicativi e dispositivi particolari, ma è aperta all’inserimento di personale migrante in quanto ritiene che l’impegno non abbia colore o età: non è importante la provenienza culturale quando vi è la volontà e la capacità di lavorare. L’esperienza pregressa è stata valutata positivamente.
14) Eventuali impatti già riscontrabili:
L’impatto con il territorio è stato molto positivo, perché nonostante alcune perplessità e lo scetticismo iniziale, ci si è presto resi conto del valore della persona. Con la conoscenza, il confronto e il dialogo sono stati messi da parte gli stereotipi ed è stato apprezzato il grande impegno che ha consentito alla persona di inserirsi nel contesto lavorativo imparando rapidamente la lingua ed il mestiere.