La possibilità per i richiedenti asilo di partecipare alla procedura di emersione-regolarizzazione dei rapporti di lavoro di cui al decreto “rilancio” (decreto-legge n. 34 del 19 maggio 2020) è stata fin da subito un argomento centrale nel dibattito sviluppatosi intorno alla suddetta procedura.
Quest’ultima, avviata nell’ambito dell’emergenza corona-virus allo scopo di proteggere i lavoratori, è andata inevitabilmente a porsi come potenzialmente rilevante rispetto al problema, risalente ma nel 2018 inasprito dalla stretta sulle norme in tema di immigrazione, costituito dalla presenza di numerose persone richiedenti asilo in posizione di precarietà giuridica, ma desiderose di stabilizzare il proprio soggiorno e completare, così, il proprio percorso migratorio e di integrazione.
Il paper, premessi alcuni dati sulle domande di regolarizzazione e quelle di protezione internazionale, cerca anzitutto di analizzare la “compatibilità” giuridica tra i due procedimenti. Poi, riflette su alcuni aspetti significativi delle due procedure, confrontando la normativa con la prassi, tramite la preziosa esperienza sul campo dello Sportello di informazione e orientamento dell’associazione di promozione sociale “Fondazione Franco Verga” di Milano, con la quale ISMU ha sviluppato una collaborazione.
Infine, un paragrafo è dedicato alla prospettiva di una possibile futura regolarizzazione dei richiedenti asilo denegati e di una diversa politica migratoria più ampia tale da portare a una gestione efficace ed ordinata dei flussi.