L’evoluzione delle procedure e il quadro normativo, le caratteristiche demografiche, la presenza degli ucraini, il sistema di accoglienza, le misure per l’autonomia di questi ragazzi e tanti altri sono i temi approfonditi nel Rapporto.
“Prima di iniziare questo lavoro ne sapevo poco di falegnameria, anche se avevo uno zio falegname che qualche volta andavo ad aiutare. Qui mi trovo molto bene, ogni giorno imparo qualcosa di nuovo”.
“Quando ero in comunità sono stato aiutato, ho studiato e trovato un lavoro, e ora voglio fare lo stesso, voglio aiutare gli altri, non farli sentire soli”.
Amadou che viene dalla Guinea, è stato aiutato, ora vuole aiutare
“So che non è facile, ma voglio impegnarmi, vorrei fare il medico perché voglio aiutare le persone che soffrono, sento che è questo quello che devo fare”. “Ascolto i testi delle canzoni italiane con molta attenzione, ho un quaderno pieno, è il modo migliore per me di imparare l’italiano. Mi piacciono soprattutto Mr. Rain e Marco Mengoni”.
Michel Ange, dal Camerun con il sogno di diventare medico
“In Albania avevo molti problemi, sono venuto in Italia alla ricerca di un lavoro, qualsiasi lavoro sarebbe andato bene, ma qui sto meglio di quanto potessi desiderare, anche coi colleghi”. “Ho visitato anche altre città italiane ma è a Padova che mi sento a casa. Il mio futuro lo vedo qui”.
Gejsti Grembi, un barman grato all’Italia
