1) Nome e ragione sociale dell’impresa: Fondazione Palazzo Magnani
2) Ubicazione dell’impresa: Reggio Emilia (RE)
3) Settore di attività: Attività culturali
4) Tipologia di servizi e/o prodotti: La Fondazione Palazzo Magnani promuove le arti visive attraverso attività espositive e culturali
5) Numero totale di collaboratori: 14 dipendenti + 3 tirocinanti + 30 volontari
6) Numero totale di collaboratori immigrati: 0
7) Numero totale di tirocinanti immigrati 0
8) Numero di eventuali collaboratori rifugiati e/o richiedenti asilo: 3 volontari richiedenti asilo
9) Numero di eventuali tirocinanti rifugiati e/o richiedenti asilo: 1 tirocinante richiedente asilo
10) Applicazione di dispositivi/iniziative istituzionali a favore dell’integrazione lavorativa e dello sviluppo professionale dei migranti:
Sottoscrizione del Protocollo d’intesa per la promozione del dialogo interculturale attraverso l’integrazione linguistica, promosso dal Comune di Reggio Emilia. Tale protocollo prevede l’attivazione di percorsi di volontariato e di tirocinio.
11) Inquadramento delle pratiche di inclusione e valorizzazione lavorative dei migranti in modelli di business e/o strategie competitive socialmente responsabili:
NO
12) Sviluppo di iniziative in cooperazione con altri soggetti, e/o partecipazione a reti strutturate di collaborazione, per l’integrazione lavorativa e lo sviluppo professionale dei migranti:
La Fondazione Palazzo Magnani ha sottoscritto il Protocollo d’Intesa per il Dialogo Interculturale promosso dal Comune di Reggio Emilia e con il sostegno dell’Ufficio Intercultura ha avviato collaborazioni con la Cooperativa l’Ovile e la Cooperativa Sociale Dimora d’Abramo, che si occupano di immigrazione ed accoglienza a Reggio Emilia.
13) Azioni/iniziative fondamentali di diversity management a favore dei migranti:
Nell’ambito del protocollo d’Intesa per il Dialogo Interculturale (di cui ai punti 10 e 12), la Fondazione Palazzo Magnani ha presentato il progetto dal titolo: “La cultura per la cultura dell’integrazione”. L’obiettivo principale del progetto è quello di promuovere la cultura dell’integrazione attraverso l’arte. Il partenariato costituito ritiene che il linguaggio dell’arte possa essere utile a creare un dialogo e la reciproca conoscenza fra culture differenti superando le barriere linguistiche.
È in programma l’organizzazione di visite guidate, nella loro lingua madre, dai collaboratori/volontari richiedenti asilo. Oltre a valorizzare le competenze linguistico-culturali dei volontari, tale azione sarà di sostegno al processo di integrazione culturale e sociale delle comunità migranti presenti sul territorio (generalmente estranee a quei luoghi). Si tratta inoltre di un’azione di diversity marketing in grado di accrescere e diversificare il pubblico di Palazzo Magnani.
14) Eventuali impatti già riscontrabili:
Nell’ambito del progetto “La cultura per la cultura dell’integrazione, in occasione delle mostre “Kandinsky→Cage. Musica e spiritualità nell’arte”, “Jean Dubuffet. L’arte in gioco.” e il festival Fotografia Europea, sono stati coinvolti diversi richiedenti asilo che hanno affiancato, come volontari, il personale di mostra in attività di:
- servizio di guardiania e assistenza di sala
- servizio di assistenza al visitatore
- supporto alla preparazione e distribuzione di materiali informativi
- supporto allestimento/disallestimento mostre
- supporto attività di segreteria
Nel corso dello svolgimento del progetto sono state individuate alcune persone che si sono distinte per impegno, doti umane e professionalità rendendo possibile la trasformazione dell’attività di volontariato in attività di tirocinio. Per una di loro il tirocinio si è poi trasformato in un’assunzione da parte della cooperativa che gestisce il servizio di guardiania della Fondazione. Per una gestione funzionale delle diversità culturali, a questa figura è stato attribuito il ruolo di coordinamento dei volontari richiedenti asilo.