1) Nome e ragione sociale dell’impresa: Fondazione Adecco per le PO – Fondazione privata
2) Ubicazione dell’impresa: Via Tolmezzo, 15 20132 Milano (MI)
3) Settore di attività: No profit
4) Tipologia di servizi e/o prodotti: Progetti/percorsi di educazione al lavoro in condizioni di svantaggio
5) Numero totale di collaboratori: 10 collaboratori
6) Numero totale di collaboratori immigrati: 0
7) Numero totale di tirocinanti immigrati: 0
8) Numero di eventuali collaboratori rifugiati e/o richiedenti asilo: 0
9) Numero di eventuali tirocinanti rifugiati e/o richiedenti asilo: 0
10) Applicazione di dispositivi/iniziative istituzionali a favore dell’integrazione lavorativa e dello sviluppo professionale dei migranti:
SI
Dal 2001 Fondazione Adecco per le Pari Opportunità è presente sul territorio italiano realizzando percorsi di educazione al lavoro e inclusione a livello nazionale ed internazionale per persone con svantaggio. Svolge inoltre attività di formazione e cosulenza sul diversity management con le realtà aziendali con cui collabora. Dal 2008 Fondazione Adecco ha implementato 35 progetti con il focus specifico su persone di origine straniera e rifugiati realizzati in partnership con diverse realtà NGO, NPO e con SODALIDAS per il format di Inclusive Mindset.
Adecco e Fondazione Adecco per le PO aderiscono al Global Compact, e Adecco è certificata SA8000.
Fondazione Adecco per le PO ha siglato un agreement con UNHCR (2017-2019), e con il Ministero degli Interni (2018).
La Fondazione realizza progetti in un’ottica di rete pubblico-privata formalizzata attraverso protocolli di intesa (enti sovra-territoriali, aziende partner, ASL, Comuni).
Con il Centro Mediazione al lavoro del Comune di Milano la Fondazione Adecco per le PO ha siglato accordi per la realizzazione di progetti tailor-made sulla CSR, progetti rivolti a donne svantaggiate e rifugiati (Diversity & Inclusion).
11) Inquadramento delle pratiche di inclusione e valorizzazione lavorative dei migranti in modelli di business e/o strategie competitive socialmente responsabili:
SI
La promozione di pratiche di inclusione e valorizzazione lavorativa dei migranti fa parte della mission della Fondazione Adecco per le PO.
12) Sviluppo di iniziative in cooperazione con altri soggetti, e/o partecipazione a reti strutturate di collaborazione, per l’integrazione lavorativa e lo sviluppo professionale dei migranti:
SI
Il “Progetto DOMUS” – Developing cOMon paths for a sUStainable development (www.fondazioneadecco.org/i-nostri-progetti/lavori-in-corso/domus-rifugiati/) è un progetto nazionale sviluppato dalla Fondazione Adecco per le PO in partnership con UNHCR, Adecco Formazione per formazione professionale, i centri SPRAR.
Il progetto ha coinvolto 20 titolari di protezione internazionale; 10 donne rifugiate in situazione di fragilità (carichi familiari o condizioni di discriminazione) che hanno partecipato a laboratori di educazione al lavoro in gruppo e attraverso counseling individuali, e 20 operatori degli Sprar (Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati) locali, ai quali è stato dedicato un modulo formativo che ha permesso di accompagnare l’inserimento occupazionale sui territori in cui sono presenti e al tempo stesso rendere più consapevoli del loro ruolo e delle possibilità tutti i protagonisti del progetto.
Il progetto è consistito in 3 principali azioni:
- Azione di “employability” rivolta a 20 beneficiari dello SPRAR della Calabria attraverso diversi servizi erogati e attività di orientamento individuale e analisi della fattibilità dei percorsi di formazione individuale. Durante questa fase vengono verificate le possibilità di mobilità territoriale Sud-Nord dei richiedenti asilo nell’arco di 6 mesi di accoglienza negli SPRAR e si ipotizzano e/o verificano ulteriori modelli di inserimento e di accoglienza da implementarsi nei 6 mesi successivi
- Azione di formazione per gli operatori del terzo settore, rivolto agli operatori degli SPRAR della Calabria che si trovano a contatto quotidiano con i richiedenti asilo
- Azione di formazione rivolta a 10 donne richiedenti asilo e/o titolari di protezione internazionale, nella modalità di workshop con approccio narrativo e di gruppo psicoanalitico.
13) Azioni/iniziative fondamentali di diversity management a favore dei migranti:
SI
La sensibilizzazione e la formazione sul diversity management è parte delle attività erogate dalla Fondazione Adecco per le PO.
A fronte di inserimenti lavorati di persone con svantaggio sociale la Fondazione realizza programmi di formazione nelle aziende partner rivolte ai gruppi di lavoro. Le attività formative prevedono formazione d’aula e accompagnamento all’implementazione di pratiche di inclusion. I temi formativi su cui lavorano sono: la gestione del confine, l’ascolto, stereotipi e pregiudizi, identità e approccio narrativo, etc. Cercano di sviluppare queste tematiche con approcci esperienziali innovativi e coinvolgenti dal punto di vista cognitivo ed emotivo (ad esempio attraverso l’uso di tecniche teatrali).
14) Eventuali impatti già riscontrabili:
I titolari di protezione internazionale attraverso la formazione e i percorsi di orientamento al mondo del lavoro, sia in forma individuale che di gruppo, hanno analizzato le proprie competenze e aspettative, capito quali sono le conoscenze specifiche spendibili nel mercato del lavoro, e hanno avuto l’opportunità di confrontarsi con il mondo del lavoro per sviluppare la propria autonomia nel percorso di inserimento lavorativo.
In totale sono stati attivati 17 tirocini in diversi ruoli professionali (addetto affari generali e impiegato/a amministrativo/a, operatori e addetti alla ristorazione, aiuto cucina, tipografo) con ottime possibilità di assunzione al termine del percorso.
All’interno del progetto DOMUS sono stati sviluppati progetti di formazione individuale a Vercelli, Venezia, Roma, Firenze. Sono stati inoltre effettuati 10 inserimenti lavorativi, in ruoli professionali quali: magazziniere, impiegato in amministrazione, impiegato nella divisione affari generali, hotel receptionist, web developer (unico inserito a tempo indeterminato).
Tutte le persone inserite erano in possesso di permessi di soggiorno, protezione sussidiaria, o erano titolari di protezione internazionale (prerequisito del progetto era quello di essere “titolare di protezione”).
Altre persone coinvolte nel progetto ma non in possesso dei requisiti si sono spostati in altri paesi europei.
Il progetto DOMUS è stato un progetto Pilot nel 2018. Nel 2019 il progetto è diventato una best practice per la Fondazione Adecco per le PO (ma non solo, è citata come best practice anche nel report SODALIDAS tra gli altri); infatti il progetto Pilot verrà replicato a Roma e a Milano.