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Questa iniziativa – realizzata dall’ente promotore – è stata selezionata per la Mappatura delle buone pratiche per l’inclusione lavorativa di migranti e rifugiati curata dal Settore Economia e Lavoro di Fondazione ISMU ETS.

Ente promotore

CSD-DIACONIA VALDESE Servizi Inclusione

Enti partner

Sodexo

Quando

Dal 2016 ad oggi

Dove

Val Pellice

Gli ambiti di intervento

  • Tirocini e accompagnamento al lavoro
  • Formazione e sviluppo professionale                

Il target

Il progettoCene dal mondo – Rifugiati in cucina è rivolto a richiedenti asilo, rifugiati, titolari di protezione temporanea e titolari di protezione speciale inseriti attualmente nelle strutture SAI e nei progetti dei Corridoi Umanitari gestiti da Diaconia Valdese oppure ospitati precedentemente e al momento residenti nelle zone limitrofe. Nell’ambito della rassegna culinaria, il loro coinvolgimento è previsto nella preparazione dei piatti tipici appartenenti alle diverse tradizioni e nell’allestimento della sala in cui si svolge la cena. Negli ultimi anni, dati il successo della manifestazione e il consistente afflusso di persone, si è scelto di impiegare beneficiari con precedenti esperienze analoghe o che avessero preso parte a edizioni passate del progetto. Inizialmente venivano coinvolti 3 beneficiari, di cui 1 in cucina. Oggi è presente il solo cuoco, affiancato dagli operatori di Sodexo.  

Gli obiettivi

Il progetto è nato con l’obiettivo primario di utilizzare il cibo come veicolo per sensibilizzare la società civile circa il tema delle migrazioni e per dare visibilità alle attività e alle iniziative implementate da Diaconia Valdese nel territorio. Grazie al successo riscosso e alla collaborazione avviata con Sodexo, le cene etniche costituiscono oggi un “laboratorio” per valutare l’interesse e la predisposizione dei beneficiari che vi partecipano ad essere impiegati nel settore della ristorazione. Alcuni di essi, a seguito di questa esperienza e di un corso di formazione, hanno trovato impiego nella stessa Sodexo e in ristoranti della zona. 

Le attività

Nell’ambito del progetto “Cene dal mondo – rifugiati in cucina” viene organizzata una rassegna gastronomica di cibi etnici, coinvolgendo cuochi e cuoche di origine straniera, presso il ristorante ‘Cose Buone’ a Luserna San Giovanni. Avviata nel 2016, ma interrottasi nell’anno 2020 a causa della pandemia da Covid-19, l’iniziativa ha ripreso vigore nell’anno 2022.  

Inizialmente gli organizzatori (operatori di Diaconia Valdese) ricevevano appoggio da enti pubblici, in modo particolare da enti comunali, che mettevano a disposizione le cucine delle proprie “Pro Loco”, mentre il personale stesso di diaconia Valdese gestiva l’organizzazione degli spazi e la preparazione della cena. 

Il successo riscosso nel corso degli anni ha consentito all’iniziativa di strutturarsi e sfociando in una collaborazione con Sodexo.  Quest’ultima prevede che sia l’azienda leader nei servizi della ristorazione a fornire i propri locali per la preparazione e la consumazione del pasto e a contrattualizzare i cuochi coinvolti. Le cene vengono calendarizzate alla fine dell’anno precedente da Sodexo insieme a Diaconia Valdese, che provvede a all’individuazione dei beneficiari da coinvolgere come cuochi, stabilisce in seguito il menù della serata di concerto con i beneficiari che hanno dato la propria disponibilità e con essi procura le materie prime. Diaconia Valdese, inoltre, promuove l’iniziativa tramite i propri canali e le proprie reti. 

L’accordo con Sodexo ha apportato un miglioramento notevole e ha offerto un’occasione di professionalizzazione, tanto all’iniziativa in sé (soprattutto con riguardo al rigoroso rispetto degli standard HACCP), quanto ai beneficiari, che sono guidati dai dipendenti di Sodexo nella gestione dell’attività ristorativa.  

Oggi l’iniziativa abbraccia un’ottica multidimensionale e alcuni appuntamenti sono preceduti da momenti culturali, quali presentazioni di libri o proiezioni di film. In varie occasioni sono stati invitati a raccontare la propria esperienza alcuni beneficiari, i quali, dopo essere stati ospiti presso le strutture SAI di Diaconia Valdese e avere contribuito alla buona riuscita del progetto Cene dal mondo, sono oggi impiegati da Sodexo. 

Ogni incontro è preceduto da una presentazione dell’iniziativa, tenuta dai responsabili di Diaconia Valdese e di Sodexo, e del menù della serata da parte del cuoco che lo ha preparato. 

 

Le fonti di finanziamento

Il progetto si sostiene grazie alle persone che partecipano alle cene. Il ricavato di queste ultime permette a Sodexo di remunerare i propri dipendenti e i cuochi coinvolti per l’occasione e di ammortizzare i costi sostenuti per l’acquisto degli ingredienti. 

I risultati ottenuti in termini quantitativi

Circa 10 cuochi di origine straniera vengono coinvolti annualmente per l’organizzazione delle cene etniche. Nell’anno 2023, dal mese di marzo al mese di novembre, si svolge una cena al mese, per un totale di 9 cuochi coinvolti. Per il 2024 si vorrebbe organizzare gli appuntamenti con cadenza mensile, ad esclusione del mese di dicembre. 

 

I risultati ottenuti in termini qualitativi

Un motivo di grande soddisfazione sono il successo riscosso dalle cene – tale da dovere a volte obbligare i promotori a rifiutare alcune prenotazioni – e l’entusiasmo con cui la responsabile di Sodexo accetta ogni anno di riproporre l’iniziativa. Per i cuochi questo è motivo di orgoglio e si riflette nella grande disponibilità con cui accettano la proposta, intendendola come un’occasione per fare conoscere la propria cultura e, per quanti sono appassionati di ristorazione, per misurarsi con le aspettative di un pubblico numeroso. Sodexo, inoltre, tramite la collaborazione con Diaconia Valdese, ha aperto un ulteriore canale diretto per la ricerca di personale da inserire nel proprio organico. 

 

I punti di forza

Un punto di forza riguarda la crescente professionalizzazione dell’iniziativa grazie all’accordo con Sodexo, che permette ai cuochi di essere contrattualizzati come esperti, aumentando la percezione della qualità del loro lavoro tanto tra il pubblico quanto nei ristoranti presso cui lavorano o possono candidarsi.

 

Le criticità

Una criticità è la crescita delle aspettative nei beneficiari coinvolti, che lascia spazio a disillusione e frustrazione nel momento in cui alcuni di essi incontrano ostacoli nella ricerca di un impiego. Un ulteriore punto di debolezza riguarda la partecipazione di un pubblico tendenzialmente stabile a tutti gli appuntamenti, già sensibile ai temi dell’accoglienza e dell’inclusione, e la difficoltà nel coinvolgere fasce di popolazione “nuove”. Inoltre, gli eventi socioculturali correlati vedono un’affluenza ridotta rispetto al momento della cena. 

Le prospettive future

Per l’anno 2024 diverse proposte sono in cantiere: ristrutturare gli appuntamenti culturali affinché intercettino un interesse maggiore da parte del pubblico, coinvolgere come cuochi non solo i beneficiari dei progetti di accoglienza di Diaconia Valdese e trovare un format che permetta di avere anche la partecipazione delle comunità etniche di appartenenza, al momento assenti. Una grande ambizione è, infine, quella di potersi proporre come servizio di catering per eventi di varia natura. 

 

SITO WEB >>

CONTATTI
etaccia@diaconiavaldese.org nsalusso@diaconiavaldese.org 

 

Aggiornato a dicembre 2023