1) Nome e ragione sociale dell’impresa: Associazione culturale Diritti a Sud
2) Ubicazione dell’impresa: Nardò (Lecce)
3) Settore di attività: Culturale, comunicazione, sindacale/tutela dei diritti, agricoltura
4) Tipologia di servizi e/o prodotti: Prodotti agricoli (salsa di pomodoro per il progetto SfruttaZero), attività educative e culturali (laboratori, scuola di italiano per stranieri), sportello informativo di tutela dei diritti
5) Numero totale di collaboratori: circa 20 associati
6) Numero totale di collaboratori immigrati: 10
7) Numero totale di tirocinanti immigrati: 0
8) Numero di eventuali collaboratori rifugiati e/o richiedenti asilo: 1
9) Numero di eventuali tirocinanti rifugiati e/o richiedenti asilo: 0
10) Applicazione di dispositivi/iniziative istituzionali a favore dell’integrazione lavorativa e dello sviluppo professionale dei migranti:
NO
11) Inquadramento delle pratiche di inclusione e valorizzazione lavorative dei migranti in modelli di business e/o strategie competitive socialmente responsabili:
SI
Nell’ambito dell’intervista con il referente di Diritti a Sud Antonio de Rubertis è emerso che i progetti portati avanti da Diritti a Sud nascono dalla volontà di rendere direttamente protagonisti migranti, contadini, giovani precari e disoccupati, che vogliono avviare o continuare un’attività lavorativa attraverso la produzione di prodotti locali e conserve per costruire sul territorio relazioni ed economie solidali.
Il senso delle attività che portano avanti, dunque, è legato al tentativo di restituire dignità e libertà ai migranti che rivendicano il diritto di circolare senza dover subire espulsioni e respingimenti, senza dover sottostare a continui ricatti.
L’aspetto interessante dei progetti portati avanti da Diritti a Sud sta nel fondamento su cui si poggiano, ovvero la valorizzare di tutte le diversità che siano di colore della pelle, di genere o di orientamento sessuale in quanto l’associazione ha a cuore la condizione di qualunque persona, che si tratti di italiani o migranti, che ogni giorno vive nella difficoltà di percepire un reddito, accedere ai diritti basilari come la casa e ad un lavoro dignitoso.
Per queste ragioni, Diritti a Sud sostiene le persone che si trovano in questa condizione di difficoltà, affinché queste pratiche diventino sostenibili e replicabili, contribuendo ad incidere sulle filiere agro-alimentari, oggi nelle mani dell’agro-business e delle mafie, soprattutto in questo territorio. Per provare a cambiare le relazioni non solo tra datore di lavoro e dipendente ma anche tra produttori e consumatori, tra campagna e città.
12) Sviluppo di iniziative in cooperazione con altri soggetti, e/o partecipazione a reti strutturate di collaborazione, per l’integrazione lavorativa e lo sviluppo professionale dei migranti:
SI
Diritti a Sud fa parte della rete dell’agricoltura naturale locale Salento Km0 e della rete nazionale FuoriMercato. Il progetto SfruttaZero è portato avanti congiuntamente all’Associazione Solidaria di Bari.
L’associazione Solidaria nasce a Bari, nel 2014, da un gruppo di rifugiati politici – protagonisti dei percorsi per il diritto ai documenti, alla seconda accoglienza, all’abitare e ai contratti di lavoro regolari – e da giovani italiani – contadini, studenti, precari e disoccupati – che dal 2008 supportano le rivendicazioni e le lotte dei migranti presenti nel CARA e nel CIE. Assieme hanno dato vita ad un’esperienza di tipo cooperativo e mutualistico, avviando un progetto di autoproduzione di salsa di pomodoro all’interno di una filiera produttiva etica, naturale e fuori mercato, interamente curata e autogestita, dalla semina alla raccolta e dalla trasformazione alla distribuzione. I progetti portati avanti da Solidaria hanno il fine di favorire l’inclusione sociale e lavorativa di migranti e precari italiani attraverso pratiche solidaristiche e orizzontali. Nascono dalla volontà di creare forme di lavoro autorganizzato che rappresentino un’alternativa all’attuale sistema in cui le leggi a protezione della Grande Distribuzione Organizzata, che impone il prezzo nel mercato dell’agro-alimentare, producono lo sviluppo e la diffusione del fenomeno del caporalato e del conseguente sfruttamento di lavoratori e lavoratrici nelle campagne, in gran parte migranti.
13) Azioni/iniziative fondamentali di diversity management a favore dei migranti:
Progetto SfruttaZero: Il progetto SfruttaZero, nato nel 2014 in Puglia e portato avanti dall’Associazione Diritti a Sud a Nardò (LE) e Solidaria a Bari, consiste nella produzione di salsa di pomodoro attraverso una filiera etica. Si impegna contro la privazione dei diritti e lotta per la tutela della dignità, del reddito, dell’autodeterminazione dell’uomo e della donna come individui e come facenti parte di queste realtà comunitarie e cooperativistiche che sono le nostre associazioni. Punto di forza consiste nell’essere gruppi misti di migranti e locali che vivono di collaborazione, mutuo soccorso e sostegno reciproco e nel creare lavoro indipendente e autogestito, nel rispetto dei diritti dei lavoratori e delle lavoratrici che sono giustamente retribuiti/e. Nel 2018 DAS ha assunto con regolare contratto agricolo 20 persone tra italiani e stranieri (10 italiani e 10 stranieri).
Progetto Voci Migranti: Associazione culturale Diritti a Sud è partner per la Puglia del progetto Voci Migranti, finanziato da AICS e mirante ad abbattere attraverso forme artistiche gli stereotipi e i pregiudizi legati al razzismo.
14) Eventuali impatti già riscontrabili: Contratti di lavoro stagionali regolari, rispetto dell’ambiente, tutela della biodiversità e delle pratiche agricole sostenibili.
Necessary cookies are absolutely essential for the website to function properly. This category only includes cookies that ensures basic functionalities and security features of the website. These cookies do not store any personal information.
Any cookies that may not be particularly necessary for the website to function and is used specifically to collect user personal data via analytics, ads, other embedded contents are termed as non-necessary cookies. It is mandatory to procure user consent prior to running these cookies on your website.