I circa 60.000 giovani rifugiati e migranti giunti in Italia come minori non accompagnati tra il 2014 e il 2018 che nel frattempo sono divenuti maggiorenni, necessitano di sostegno continuo affinché la transizione all’età adulta possa avvenire con successo.
Tra il 2014 e il 2018, sono stati in tutto oltre 70.000 i minori stranieri non accompagnati arrivati in Italia via mare, il 90 per cento dei quali di età compresa fra i 15 e i 17 anni.
Il rapporto, A un bivio: la transizione all’età adulta dei minori separati e non accompagnati in Italia, evidenzia la “tripla transizione” alla quale devono far fronte i giovani rifugiati e migranti nel momento in cui compiono 18 anni: il passaggio dall’adolescenza all’età adulta, dalla vita in un Paese a quella in un altro, e i traumi e i dolori emotivi dovuti alla fuga dalle proprie case e ai viaggi pericolosi che intraprendono.
La ricerca ha adottato un approccio biografico partecipato – incentrato sul diritto dei bambini e degli adolescenti a svolgere un ruolo attivo nelle questioni che li riguardano – e ha visto nella funzione di intervistatori un gruppo di MSNA neomaggiorenni, per favorire il clima dell’intervista in una relazione tra pari. Tale approccio ha reso protagonisti 185 MSNA e neomaggiorenni (ragazzi e ragazze) in 3 Regioni (Sicilia, Lazio, Lombardia), con la loro molteplicità di storie, difficoltà soggettive, ostacoli strutturali e fattori di supporto. Inoltre, sono state raccolte le testimonianze di 46 referenti istituzionali, operatori sociali e tutori volontari che lavorano o vivono a stretto contatto con i ragazzi.