Nella giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne occorre ricordare perché c’è ancora la necessità di una giornata dedicata alle donne che subiscono violenza.
I dati del dipartimento di pubblica sicurezza del Ministero dell’Interno (vedi il Report >>) che analizzano l’andamento dei crimini riconducibili alla violenza di genere aggiornati al 21 novembre 2021, segnalano in maniera inequivocabile una continua progressione di violenze nell’ambito familiare e delle relazioni più strette.
A fronte di una diminuzione dei reati contro la persona (omicidi sia verso uomini che verso donne) rispetto all’anno precedente, le violenze in ambito familiare sono aumentate e le donne uccise nell’ambito di una relazione familiare sono ad oggi 93 rispetto alle 87 dell’anno precedente per lo stesso periodo.
Ancora di più, solo nell’ultima settimana sono stati commessi 6 femminicidi.
In questo quadro la situazione di violenza vissuta dalle donne italiane e migranti è molto simile, sempre i dati del Ministero dell’Interno dicono che il 91% delle donne straniere è stata uccisa in ambito familiare da un proprio connazionale.
Questo il quadro relativo alle violenze che le donne e le donne migranti vivono in Italia, ma per queste ultime si aggiungono le violenze di genere e gli abusi che queste subiscono durante il viaggio migratorio che in alcune tratte, come quella libica, coinvolge la quasi totalità delle donne.